lunedì 26 febbraio 2018

Cantami o diva: Titta Ruffo canta Verismo

Mi ero già occupata tempo fa del buon vecchio Titta Ruffo, per cui rimando a quel post per un'introduzione adeguata al baritono toscano. Tuttavia, ho ritenuto il caso di tornare al Nostro ancora una volta, per offrire delle piccole perle del suo repertorio verista.
Onde evitare fraintendimenti, uso il termine "Verismo" nel senso più largo, includendo estratti da opere dei membri della cosiddetta "giovane scuola" senza fare ulteriori distinzioni. Questa è magari una soluzione molto grossolana, ma è una scelta necessaria e dovuta al fatto che sarebbe impossibile creare un post altrimenti, visto che le attestazioni musicali non sono poi così numerose.



Iniziamo subito con un brano da Andrea Chénier, ovviamente Nemico della patria, in una registrazione del lontano 1920:


Passiamo poi a Puccini, con un brano dalla Bohème in cui abbiamo un ospite d'eccezione, il tenore Beniamino Gigli:


un altro brano dalla stessa opera, di nuovo con Gigli:

Passiamo ora ai Pagliacci di Leoncavallo, in cui il Nostro si cimenta nel prologo:


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