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venerdì 30 agosto 2019

MTV: Aida

Stasera voglio proporvi un'Aida, con un cast stellare. Purtroppo la ripresa video non è delle migliori, ma l'audio mi pare buono e credo en valga la pena.



lunedì 24 dicembre 2018

Cantami o Diva: Placido Domingo canta canti natalizi

Visto il periodo dell'anno, non mi sono potuta trattenere ed ho scelto il più festivo dei canti per ascoltare un po' di canti natalizi!


venerdì 13 luglio 2018

MTV: Andrea Chénier

Oggi vi proponiamo la visione dell'opera più famosa di Umberto Giordano, Andrea Chénier, in questo sfarzosa produzione che vede protagonisti Placido Domingo, Gabriela Benackova e Piero Cappuccilli. La registrazione data al 1981.

BUON ASCOLTO!


lunedì 25 dicembre 2017

Il canto di Natale: Concerto di Natale

Noi il Natale lo sentiamo in questo ordine decrescente di priorità:
1. una festa sacra,
2. una festa musicale,
3. uno scambio di regali.

Ora, visto che la prima priorità viene lasciata alla libertà di pensiero di ciascuno e la terza alla generosità individuale, noi piccole bloggers ci riserviamo di intervenire soltanto sulla seconda, proponendo ai nostri lettori un piacevole concerto natalizio per celebrare gioiosamente questa festa.

BUON NATALE DA ASPASIA E ARMIDA!

venerdì 1 settembre 2017

MTV: Otello

Siccome di recente un certo teatro di Barcellona ha avuto la brillante idea di cambiare un libretto perché non politicamente corretto, noi oggi proponiamo un'opera che inizia con l'aria forse più politicamente scorretta del repertorio. E, come bonus, anche un cast appena appena decente...


venerdì 28 luglio 2017

MTV: Ernani

Il maestro Riccardo Muti festeggia oggi il suo compleanno e noi vogliamo cogliere l'occasione non solo per porgergli i nostri più sentiti auguri, ma anche per offrire a voi tutti questo Ernani, in cui il festeggiato del giorno dirigeva un cast in cui figuravano Placido Domingo, Mirella Freni e Nicolai Ghiaurov.

A parte che l'opera è di Verdi, cosa si può desiderare di più? :)

BUON ASCOLTO! 


venerdì 21 luglio 2017

MTV: Lohengrin

Oggi vi proponiamo l'opera wagneriana Lohengrin per la rubrica MTV. L'allestimento è quello andato in scena a Vienna con interpretRobert Lloyd, Plácido Domingo, Cheryl Studer e Hartmut Welker. La direzione è affidata a Claudio Abbado.

BUON ASCOLTO!


venerdì 3 marzo 2017

MTV: Carmen

Oggi ricorre l'anniversario della prima rappresentazione dell'opera più famosa di Georges Bizet, Carmen, andata in scena all'Opéra comique di Parigi nel 1875, così abbiamo deciso di dedicare il consueto appuntamento con la rubrica MTV a questo evento proponendovi l'ascolto di questa versione, che vede protagonisti Placido Domingo e Elena Obraztsova. La regia è di Franco Zeffirelli e la rappresentazione risale al 1978.


lunedì 10 ottobre 2016

venerdì 30 gennaio 2015

MTV: Le cid

Mi sono resa conto che in questa rubrica non era ancora mai comparso uno dei pupilli storici delle vostre blogger. E me ne sono vergognata come se avessi commesso il peggiore dei delitti (che, in sostanza, è quello che ho fatto, nella ambito dei blog). Ci siamo dimenticate di Placido Domingo!!!

giovedì 11 ottobre 2012

Riflessione pomeridiana

In quest'intervista la nostra amata Diana Damrau ci racconta che lei si è inamorata dell'opera lirica vedendo alla televisione il film della "Traviata" (1983) con protagonisti Teresa Stratas e Placido Domingo. 


sabato 26 maggio 2012

Signori di fuori son già i suonatori: quello che la Rai ha in serbo per noi

O tutto o niente.
L'italica tv di solito è avara di opera(anche se l'altra sera c'era il Peter Grimes dalla Scala in diretta si Rai 5 ed io me ne sono dimenticata...).
Poi ogni tanto si sveglia e ci propone una scorpacciata.
Segnatevelo sul calendario: 3, 4 giugno e 7.









mercoledì 25 gennaio 2012

Il grammofono: The Enchanted Island in HD ossia l'esperimento riuscito




Anzitutto, vi rifilo qui gli interpreti così il grosso del lavoro è fatto:
Joyce DiDonato, Sycorax
David Daniels, Prospero
Luca Pisaroni, Caliban
Danielle de Niese, Ariel
Lisette Oropesa, Miranda
Anthony Roth Costanzo, Ferdinando
Plácido Domingo, Neptune
Layla Claire, Helena 
Elizabeth DeShong, Hermia
Paul Appleby, Demetrius
Elliot Madore, Lysander


Metropolitan Opera House Orchestra & Chorus
direttore, William Christie


Insomma, ieri sera è andata in onda la trasmissione dell'Enchanted Island, prima mondiale di un pastiche barocco su musiche di Rameau, Vivaldi, Handel e chi più ne ha più ne metta. Essendo questa una prima mondiale, non ce la potevamo perdere, anche perché io, se continuo su questa pessima strada del "non mi va bene niente", difficilmente potrò assistere a un'altra prima di qualcosa che mi vada a genio...


... e forse che io non intervenga alle prime è un bene, chissà. L'ultima volta, per Le nozze di Figaro che il Luca cantava al Festival di Salisburgo due anni e mezzo fa, sono arrivata in teatro a dieci minuti dall'inizio, masticando una Wiener schitzel (Aspasia non me ne voglia se l'ho scritto scorretto) trangugiata in fretta e furia perché l'omino del chiosco ce l'aveva fritta sul momento, annullando il largo anticipo che ci eravamo prese. Non contenta di questo, avevo anche in mano una bottiglia di Coca Cola, mentre intorno a me tutte le befaniche dive teutoniche bardate a dovere si facevano immortalare da doviziose schiere di fotografi. Io, dal canto mio, avevo il mio bel daffare a schivarli...

Anche stavolta, c'era il Luca a consolarmi dalle disavventure preoperistiche (avevo litigato di nuovo col passaggio a livello di cui al Don Giovanni)... Un momento, Ho detto il Luca! Chi diavolo è quel tizio in divisa scimpanzé, la faccia pesantemente truccata di bianco e giallo e la folta chioma di rasta? E poi, andiamo, è troppo basso per essere il Luca! Con l'andazzo caracollante e gobbo che ha tenuto per tutta l'opera (per non mettere in soggezione i comprimari con la sua altezza, presumo) chi l'avrebbe riconosciuto? Poi, per fortuna, ha aperto bocca per cantare e tutto è andato in ordine. Era lui, proprio il nostro melodioso Luca che continua ad incantare quando fa il cattivo.


Perché fa il cattivo? Beh, povero, aveva i suoi buoni motivi per essere arrabbiato: Prospero, che in passato aveva amato e abbandonato sua madre, Sicorax, si era impossessato della sua isola e anche dello spiritello Ariel, loro servo. Sedici anni dopo questo tradimento, Prospero ordisce un piano per assicurare la felicità di sua figlia Miranda e fuggire dall'isola. Il piano consiste nel far naufragare la nave della famiglia reale (fra cui c'è il giovane principe Ferdinando, destinato ad amare Miranda) sulla costa dell'isola.


A causa di uno scambio di pozioni, però, la tempesta colpisce la nave sbagliata e porta sull'isola due coppie di innamorati, che si perdono di vista dando luogo ad equivoci con Calibano e Miranda. Che poi, diciamola tutta. Questi quattro (di cui uno si chiama Lysander, l'altra Hermia e solo per una sfacciata fortuna gli altri due rispondono ai più banali nomi di Elena e Demetrius) si presentano in scena su una barchetta che, se avete visto Amadeus, somiglia a quella con cui Constanze e compagnia salpano alla fine del Ratto. Ma non è questo il punto. Il punto è che avevano dei costumi BELLISSIMI, soprattutto il completo celeste coi ricami bianchi del tenore. Fra me e me mi dicevo compiaciuta "Adesso si ragiona! Speriamo che stiano in scena a lungo!"


Non l'avessi pensato! Dopo aver finito il gioioso quartetto (Siamo la coppia più bella del mondo e ci dispiace per gli altri. Ovviamente sto scherzando), la nave si inabissa e loro scompaiono. Quando, uno per uno, ricompaiono in scena, i costumi sono sbrindellati a dovere come per un vero naufragio! NOOO! Addio, bel giacchino con le perle! Addio, scarpette col fiocchetto! Addio, bei cappellini! Addio, nastri, fronzoli e trine! Lascia ch'io pianga mia cruda sorte!


Intanto, la strega Sicorax ha preparato una pozione per riacquistare i poteri (e, già che c'è, la giovinezza) e rimpossessarsi dell'isola. Non pensa però solo a se stessa, perché, capitatale a tiro Elena, le fa un incantesimo perché si innamori di Caliban, con cui poi gironzolerà e si farà spiegare le meraviglie esotiche dell'isola (esilarante il recitativo del Luca in cui riassume così il loro idillio "Fra noi non era solo una questione di botanica... ma anche di chimica!").


Demetrius (quello della giaccia celeste) è intanto capitato a tiro di Ariel, che, convinta che si tratti di Ferdinando, lo fa innamorare di Miranda (e lei di lui) con un incantesimo. Per farla breve, si scopre che non si tratta di Ferdinando. Ariel va a cercarlo sperando di trovarlo. Trova Lysander. Gli fa l'incantesimo. Incanta anche Miranda, che si dimentica di Dimitri, che però è ancora innamorato di lei. Per celebrare l'evento, Ariel fa comparire dei palloncini e un drappo di benvenuto sul fondale, ma... Si scopre che anche quella volta Ferdinando l'ha fatta franca.
Ariel, decisa a rimediare al suo errore, scende negli abissi per invocare l'aiuto di Nettuno. E come ci scende! Con un costumino da palombaro! E come la accoglie il Nettuno-Topone? Dicendole che ormai è stanco e vecchio! Sturiamoci bene le orecchie, perché credo che sarà l'ultima volta che il Topone ammetterà di avere un'età (Sibillo decrepito!). Il riferimento non ha divertito solo me, perché il poco diplomatico (ma tanto alla mano) pubblico del Met si è sganasciato all'affermazione. Proprio come in un telefilm americano...





Il primo atto (sì, questo è soltanto il primo atto) si chiude con la delusione di Prospero.


Nel secondo atto le cose vanno lentamente apposto: Elena ritrova Hermia e rivede Demetrius, per cui abbandonda Caliban, che, disperato, evoca una visione (risolta con un coloratissimo balletto) per consolarsi, rischiando di esserne travolto. L'incantesimo è infranto da Prospero.
Ariel riesce a far sì che i quattro innamorati si ritrovino, ciascuno con lo sposo giusto e Miranda trova finalmente il suo Ferdinando, per cui non serve la magia: i due si innamorano a prima vista. In sostanza, ci hanno tenuti sulle spine per due ore e mezza per farla finire così! E no!

Come me deve averla pensata anche Sicorax, che compare per rivendicare i suoi diritti con un cappello da corsaro con le piume di fagiano e un mantello che grida Papagena Papagena Papageeeena! Difatti, sulle prime Prospero è poco disposto a trattare, ma poi arriva Nettuno e come resistere al Topone? Da parte sua, Sicorax perdonerà a Prospero i torti passati e Prospero assicurerà la libertà ad Ariel...
Fino a questo momento, Ariel aveva un costume color bronzo. Al momento della liberazione, compare in scena con un completo color oro... UGUALE, dico UGUALE, a quello del Re Sole nelle vesti di Apollo. Qui si copia...


L'allestimento era incorniciato da un arco fisso che, con le proiezioni, diventava un ingranaggio, un mostro e quant'altro per rendere più efficace la scena. Ai lati estremi, si collocavano il laboratorio di Prospero e la casa di Sicorax. La foresta era quanto più selvaggia possibile, con grovigli di rami, poca luce, animali mostruosi e tutto ciò che poteva dare l'idea di un mondo lontano e incontaminato. Il capolavoro, però, rimane il fondale marino, costruito su misura di Topone per farlo figurare con tutta la solennità possibile. Alcune delle sirene erano appese in aria per dare l'idea della profondità, la sala del trono prevedeva il trono rialzato al centro e i coristi disposti ai lati di esso, dietro delle sagome di sirene e tritoni da cui facevano capolino soltanto le teste.


Adesso due parole sui cantanti. In generale non ci sono grosse pecche da rilevare: la Sicorax di Joyce DiDonato, tecnicamente impeccabile, è stata convincente nell'evoluzione del personaggio, da vecchia decrepita a sfavillante giovane, in grado di trascinare il pubblico nella sua aria di vendetta e anche di intenerirlo mentre consola Caliban in preda agli spasimi per la delusione d'amore; Daniels ha reso con cura un Prospero malandato in salute ma ancora determinato a spuntarla, con punte di eccellenza nel malinconico finale del primo atto; il Luca ha saputo tratteggiare bene il suo personaggio "cavernicolo" ma in cerca di una tenerezza che il suo aspetto respinge; ben assortite anche le due coppie di innamorati.


Voluttuosa nota di biasimo, invece, per lo spiritello Ariel, creaturina che nelle intenzioni doveva essere simpatica e che invece è stata assegnata all'inqualificabile De Niese. E' stata una disperazione dall'inizio alla fine, con una voce di per sé spiacevole e estremamente sgraziata, che meriterebbe una sana revisione dall'acuto al grave, per non parlare delle sguaiatissime agilità che hanno fatto gridare "Vogliamo la Bartoli!" (non credevo l'avrei mai detto) al momento di Agitata da due venti (per l'occasione ribattezzata in altro modo, ma non ricordo le parole riadattate).


Ovviamente, l'eroe della serata non poteva che essere il Topone, ancora sulla cresta dell'onda (non a caso interpreta Nettuno) per quanti anni abbia. Salvo un paio di brevissime defaillance, ha dimostrato ancora una perfetta padronanza del suo strumento, tale da giustificare il caloroso applauso "in fiducia" al suo ingresso, non fosse che per lo splendore della scenografia e per la sigla della Champions League (scusa, Georg Friedrich, ma così è se vi pare...).


Bella la direzione di Christie, ben ordinata ed elegante, un tocco che ci voleva in quest'opera così particolare.


Insomma, io sono uscita soddisfatta dal cinema e con la sensazione di aver visto quasi quattro opere in una. Anche questa ha quel che di onirico proprio di tutte le opere barocche (onirico nel senso che si dà il buonanotte alla trama perché l'importante è vezzeggiare quelle benedette ugole d'oro), ma, a causa della trama intricata, ha riassunto in se stessa tutti gli elementi a noi noti.

lunedì 23 gennaio 2012

Signori di fuori son già i suonatori: The Enchanted Island al cinema in HD

Domani alle 19 nei cinema aderenti verrà trasmesso in differita del MET "The enchanted island", opera allestita a New York in prima mondiale. 
Sgombriamo subito il campo da eventuali dubbi: non si tratta di un'opera nuova. O meglio, è nuova nell'insieme, ma i brani in essa contenuti sono tutti tratti da composizioni del '700 già eseguite. La novità sta nel fatto di averle estrapolate dal loro contesto originario per riassemblarle sullo scheletro di un nuovo libretto in lingua inglese basato su "La tempesta" e "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare.
Diciamo che l'esperimento pare abbastanza ardito: mescolare autori (Handel, Vivaldi, Rameau, ecc...) relativamente vicini come epoche di attività, ma non certo affini come stile, e soprattuto adattare brani nati per altri scopi (alcuni provengono da composizioni sacre o Oratori) per creare un'opera unitaria a me suonava come un tentativo di compilare un "Greatest Hits" che potesse rendere l'opera barocca facilmente digeribile per un pubblico che in gran parte la ignora. Non discuto sui singoli brani (anche se traduzioni e trasposizioni di tonalità possono fare dei bei danni...) che di certo funzioneranno a dovere, ma non si tratta di un concerto, bensì di un opera in cui, si presume, si segua in filo logico e abbia una certa omogeneità. Onestamente sono un po' scettica, ma non pongo limiti allo provvidenza!
Un altra nota dolente potrebbe essere la trama: piuttosto contorta e con troppi personaggi principali. Temo che su questo versante Jeremy Sams (autore di libretto e "musica") abbia un tantino esagerato.
Ma ci sono, ovviamente, anche dei validissimi motivi che rendono, per me, questa trasmissione ghiottissima. L'allestimento pare essere sfarzoso, di carattere Disneyano, coloratissimo e molto movimentato. Ma quello che mi alletta di più è il cast in cui spiccano tre fra i cantanti più amati dalle vostre diaboliche blogger:

Miranda: Lisette Oropesa 

Sycorax: Joyce DiDonato 
Prospero: David Daniels 
Ferdinand: Anthony Roth Costanzo 
Neptune: Plácido Domingo 
Caliban: Luca Pisaroni

L'adorata e adorabile Joyce Di Donato illuminerà la scena con la sua proverbiale bravura nella coloratura e talento da attrice, l'inesauribile Topone debutterà nel miliardesimo ruolo della sua ormai millenaria carriera e IL Luca certamente non mancherà di fornirci argomenti validi per sghignazzare. Purtroppo per goderci loro dovremmo sopportare la sempre indigesta Danielle de Niese, ma purtroppo dovremmo farcene una ragione. Speriamo, inoltre, nell'esperta direzione di William Christie.

Sentiremo e riferiremo!