Quando penso a Titta Ruffo, non riesco a immaginarmelo davvero come l'ennesimo mostro sacro di inizio Novecento, ovviamente dando a "mostro" un'accezione dispregiativa tale da far apparire blasfemo l'attributo. Anzi, al confronto di tutti i cantanti di cui mi sono occupata finora in questa rubrica, l'odierno baritono potrebbe dirsi il mio preferito... senza ironia, ma relativamente parlando, è chiaro.