Visualizzazione post con etichetta Adelaide di Borgogna. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Adelaide di Borgogna. Mostra tutti i post

giovedì 11 agosto 2011

Il grammofono: Adelaide di Borgogna (In viaggio con Rossini)

Premessa Prima: Visto che c'è già tanta tristezza a questo mondo, io mi RIFIUTO di seguire il consiglio di Aspasia e corredare questo blog di commenti "ragionati" e men che meno ragionevoli, soprattutto visto che sono una persona d'indole maligna che ha tutte le intenzioni di sfogarsi in queste pagine virtuali.
Premessa Seconda: l'ascolto di quest'opera è stato per me un po'... ehm... complicato, nel senso che giusto ieri io e una mia amica abbiamo pensato di fare una gita fuori porta, per cui mi sono data all'ascolto in treno. Figuratevi la precarietà della situazione... In compenso (anche se non vi interesserà granché, ma magari vi farete una risata, cosa che mi gratificherebbe alquanto), in compenso, dicevo, ascoltare la diretta del ROF mentre la voce metallica del capotreno annunciava "Ripartiremo con venticinque minuti di ritardo" (erano già le dieci di sera e mi mancava un'ora e mezza di strada!) è stato un bel conforto e mi ha impedito di produrmi in un raptus di follia omicida... Potenza della musica, è il caso di dire. :)

Ora che sono in pace con la coscienza e ho soddisfatto i miei istinti da primadonna, veniamo alle cose serie (non spaventatevi, è solo un modo di dire).
Inizierei col direttore Jurovskij. Condivido il parere di Aspasia: non è stata una direzione brillante, ma almeno è stata, nel complesso, piacevole (a parte una galleria nel bel mezzo dell'ouverture, per cui il segnale è tempestivamente scomparso...). E aggiungerei per fortuna che è andata così, perché ci siamo evitati uno di quei disdicevoli direttori "bandistici" e banditi che vanno di moda oggigiorno...
La Barcellona (Ottone), benché a mio avviso sia stata la migliore della serata (e sono rimasta spiacevolmente sorpresa dal trattamento che le ha riservato il "buante" pubblico negli applausi finali), mi è sembrata un po' sottotono rispetto al solito, anche se sempre bravissima. Anche il Berengario di Nicola Ulivieri mi è parso degno di lode, nonostante qualche imperfezione. E qui finisco, perché quando c'è da dire il bene mi mancano sempre le parole...
Mi ispira maggiormente dilungarmi su Jessica Pratt (Adelaide). Non dico che tecnicamente canti male, ma confermo l'"insipida" con cui l'ho apostrofata ieri era. Quest'Adelaide NON ERA una regina, non ho sentito nulla che la ricordasse come tale, mentre per me dovrebbe essere un sublime esempio di maestà. La Pratt ha trattato la sua eroina come se fosse una qualunque, capitata in scena per caso e stupita di trovarsi lì. Quanto al sovracuto di cui si lamentava anche Aspasia, concordo sul fatto che avrebbe dovuto lasciarlo alla nostra immaginazione: era ridicolo, così da nuocere ulteriormente alla figura.
Chetati, or viene il meglio: il tenore Bogdan Mihai. Già il povero Adelberto ha un nome che è una condanna a vita, ma ridurlo addirittura a questo stato è crudele! E' stato il trionfatore in negativo della serata, tant'è vero che mi sarei unita di cuore ai "Bu!" alla fine dell'aria (e avrei potuto farlo perché, considerata la tarda ora, io e la mia amica eravamo sole nel vagone...) e mi sono doppiamente pentita di non aver buato quando potevo, siccome all'uscita finale il pubblico ha preferito accanirsi contro la povera Barcellona, invece che contro di lui. Ammetto che questa indulgenza mi ha lasciata di sale...
Non mi esprimo su Eurice, Iroldo ed Ernesto (rispettivamente, Jeannette Fischer, Francesca Pierpaoli e Antonio Dailotti) perché, se per i protagonisti sono riuscita a farmi un'idea nonostante l'ascolto precario, coi comprimari potrei essere ingiusta.

mercoledì 10 agosto 2011

Il grammofono: Adelaide di Borgogna in diretta

In ritardo, ma ce l'ho fatta ad ascoltare. Fino ad ora ho ascoltato con poca attenzione, a parte l'aria di Adelaide "Occhi miei, piangeste assai".  La Pratt mi è parsa ottima. Salvo qualche piccolo problema di intonazione all'inizio, si è espressa molto bene. La voce è bella e la usa abbastanza bene. Sembra anche meno distaccata rispetto alle altre occasioni in cui l'ho sentita, anche se ogni tanto cede a qualche leziosità.
Sbaglio o ho sentito qualche "bu" dopo il duetto tra la Barcellona e Adelberto? Il tenore mi è sembrato abbastanza censurabile, meglio la Barcellona, anche se forse un filo al di sotto dei suoi standard.


- Nel duetto "Mi dai corona e vita" ho trovato splendido l'amalgama fra i colori di voce delle protagoniste.
- Finale primo atto: la Barcellona sembra in crescita
- Nel complesso mi è piaciuto Jurowski: nessun lampo di genio, ma segue bene i cantanti
- Arrivano via sms delle impressioni dalla nostra Armida: il tenore è un "criminale" e la Pratt le pare insipida


SECONDO ATTO 
- Mihai (Adelberto) proprio non piace alla vostre due blogger diaboliche. <malucio anche nel duetto di apertura dell'atto
- Davvero poca cosa Jeannette Fischer (Eurice) nella sua aria
- Mihai nell'aria mette in mostra un timbro bruttino, pessime agilità e non pochi problemi ritmici. Al termine il pubblico si divide tra "bravo" e "bu". Io parteggio per i secondi. Jurowski, misericordiosamente, fa ripartire la musica per porre fine agli scambi di idee tra le varie fazioni del pubblico. Poteva farne a meno! Avrei sentito volentieri come sarebbe andata a finire XD
- Devo presumere che alla Barcellona abbiano messo il microfono in bocca: me la ricordo sempre caratterizzata da una respirazione "rumorosa", ma oggi pare esagerata!
- Nell'aria molto bene la Pratt. Peccato per la puntatura finale, che mi è parsa più che altro un urletto (se non l'avesse fatta non avrebbe tolto niente alla sua prestazione, anzi)
- Sento un pò troppo metallo e poco velluto nella voce della Barcellona. La cosa mi preoccupa...
- Alle chiamate finali non fischiano Mihai, ma la Barcellona. Mah...


La diretta è finita, andate in pace. A domani per un bilancio ragionato (lo so che è impossibile: ridete pure) sulla serata di oggi.


Buona notte!