Lo scorso sabato Joan Sutherland avrebbe festeggiato il suo compleanno e vogliamo celebrarlo con una puntata dedicata a lei e Gaetano Donizetti.
Visualizzazione post con etichetta Joan Sutherland. Mostra tutti i post
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lunedì 9 novembre 2020
venerdì 9 ottobre 2020
MTV: I Masnadieri
Domani ricorrono 10 anni dalla scomparsa della nostra amata Joan Sutherland e noi vogliamo ricordarla con questa rara (e purtroppo di qualità non eccelsa) ripresa video dei Masnadieri.
lunedì 26 agosto 2019
Cantami o Diva: Joan Sutherland canta Handel
La nostra amata Joan Sutherland mancava da troppo tempo dalle pagine di questi blog, quindi è il momento di chiamarla in causa assieme ad Handel!
lunedì 11 marzo 2019
Anche i Diavoli fanno penitenza: Exultate, jubilate
mercoledì 13 dicembre 2017
venerdì 10 novembre 2017
MTV: Lakmé
Martedì scorso abbiamo festeggiato il compleanno della nostra amatissima nonna Joan Sutherland e oggi vogliamo continuare i festeggiamenti con una puntata di MTV dedicata a lei!
Purtroppo non esistono molte registrazioni video della nostra australiana preferita, ma youtube ci fornisce comunque questa preziosissima perla!
Purtroppo non esistono molte registrazioni video della nostra australiana preferita, ma youtube ci fornisce comunque questa preziosissima perla!
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lunedì 24 luglio 2017
Cantami o Diva: Joan Sutherland canta Massenet
Oggi inauguriamo una nuova rubrica che occuperà il posto lasciato libero da "Parola... Parolissima!", e per farlo ci affidiamo a quella che, se ne avessimo una, sarebbe la madrina del nostro blog: Joan Sutherland!
In questa rubrica, di settimana in settimana, vi proporremo dei saggi di come i nostri cantanti preferiti hanno interpretato le composizioni di un autore. Questa settimana inizieremo da alcune composizioni di Jules Massenet eseguite, appunto, da Joan Sutherland.
In questa rubrica, di settimana in settimana, vi proporremo dei saggi di come i nostri cantanti preferiti hanno interpretato le composizioni di un autore. Questa settimana inizieremo da alcune composizioni di Jules Massenet eseguite, appunto, da Joan Sutherland.
venerdì 2 dicembre 2016
MTV: Les Huguenots
Quando non sai cosa scegliere, c'è sempre la nostra amata nonna Joan (Sutherland) a toglierci le castagne dal fuoco!
sabato 29 ottobre 2016
30 days of Opera: giorno 30 (Aspasia)
Giorno 30: un'opera non molto famosa, ma che consideri bellissima.
ESCLARMONDE
ESCLARMONDE
venerdì 23 settembre 2016
domenica 11 settembre 2016
30 days of Opera: giorno 6 (Aspasia)
Giorno 6: il tuo compositore francese preferito
Difficilissimo. ADORO il repertorio francese. Ma alla fine quello con più titoli che amo è GOUNOD.
Difficilissimo. ADORO il repertorio francese. Ma alla fine quello con più titoli che amo è GOUNOD.
martedì 1 dicembre 2015
Il canto di Natale:I dreamt I dwelt in marble halls
[Pubblicazione che doveva avvenire ieri, ma è stata impedita da problemi tecnici di blogger.]
Oggi tocca alla nostra australiana preferita allietarci la giornata!
Oggi tocca alla nostra australiana preferita allietarci la giornata!
lunedì 15 luglio 2013
DDT: Rosina
PdeOgni quindici giorni si ripete sempre la stessa storia. Armida si offre di pubblicare lei la nuova puntata del DDT, quindi io mi metto il cuore in pace e mi dedico ad altre attività (non sempre più di mio gusto, ma sorvoliamo...). Poi, arrivato i giorno concordato per la pubblicazione, mi arriva l'immancabile messaggio di Armida che mi avvisa che le è impossibile pubblicare, per chissà quale ragione informatica. Quindi la vostra povera Aspasia è costretta a connettere il cervello (operazione complessa che, il più delle volte, non mi riesce) e ad inventarsi all'ultimo secondo qualcosa da pubblicarvi.
Quindi, ecco a voi la mia nuova invenzione dell'ultimo secondo: Rosina di William Shield.
Ora. Voi sapete, e se non lo sapete, ve lo dico ora, io VENERO Joan Sutherland. Nel mio venerarla, ovviamente, è compreso anche il cercare di ascoltare quanto più possibile di quello che lei ha cantato. Gustandomi lo splendido cofanetto edito dalla Decca in cui sono raccolti tutti i suoi recital incisi in studio, mi sono imbattuta in quest'aria
che, ammetto la mia ignoranza, non avevo mai sentito prima.
Facendo qualche ricerca, scopro che proviene dall'opera Rosina (anche questa, mai sentita) di William Shield.
Ovviamente non c'è solo quest'aria, manche altri brani che io giudico più che piacevoli. Dalle mie ricerche, sembra che ne esista addirittura un'incisione completa su cui, neanche a dirlo, non vedo l'ora di mettere le mani.
Perdonatemi, ma non riesco ad incorporare la finestra per questo video, quindi sono costretta a pubblicarvi il solo link.
Ps. Mi scuso per la scarsità di post che pubblichiamo ultimamente su queste pagine. Purtroppo la situazione non migliorerà nell'immediato futuro, visto che il computer di Armida non sembra propenso a collaborare e io al momento sono presa da altre faccende. Avremmo tante idee per delle novità da proporvi e tanta voglia di scrivere, ma sembra che il fato, al momento ci sia avverso...
Quindi, ecco a voi la mia nuova invenzione dell'ultimo secondo: Rosina di William Shield.
Ora. Voi sapete, e se non lo sapete, ve lo dico ora, io VENERO Joan Sutherland. Nel mio venerarla, ovviamente, è compreso anche il cercare di ascoltare quanto più possibile di quello che lei ha cantato. Gustandomi lo splendido cofanetto edito dalla Decca in cui sono raccolti tutti i suoi recital incisi in studio, mi sono imbattuta in quest'aria
che, ammetto la mia ignoranza, non avevo mai sentito prima.
Facendo qualche ricerca, scopro che proviene dall'opera Rosina (anche questa, mai sentita) di William Shield.
Ovviamente non c'è solo quest'aria, manche altri brani che io giudico più che piacevoli. Dalle mie ricerche, sembra che ne esista addirittura un'incisione completa su cui, neanche a dirlo, non vedo l'ora di mettere le mani.
Perdonatemi, ma non riesco ad incorporare la finestra per questo video, quindi sono costretta a pubblicarvi il solo link.
Ps. Mi scuso per la scarsità di post che pubblichiamo ultimamente su queste pagine. Purtroppo la situazione non migliorerà nell'immediato futuro, visto che il computer di Armida non sembra propenso a collaborare e io al momento sono presa da altre faccende. Avremmo tante idee per delle novità da proporvi e tanta voglia di scrivere, ma sembra che il fato, al momento ci sia avverso...
venerdì 7 dicembre 2012
mercoledì 10 ottobre 2012
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Due compleanni e un funerale
SEZIONE VERDIANA. Purtroppo, è d'uopo prendere atto che oggi è il compleanno del Beppo nazionale e, per non essere scortesi, Armida e Aspasia si rassegnano a porgere i loro più umili auguri al compositore bussetano.
venerdì 9 dicembre 2011
lunedì 19 settembre 2011
Ah quando, per esempio, cantava Caffariello: Joan Sutherland - Complete Decca Studio Recitals
Alla Decca qualcuno ha fatto i compiti, e li ha fatti per bene. Infatti la casa discografica nel mese di ottobre pubblicherà un sostanzioso cofanetto (23 cd) contenente i recital che Joan Sutherland (il cui primo anniversario della morte ricorrerà il prossimo 10 ottobre) ha registrato presso i loro studi.
Tra questi spicca lo storico "The art of the prima donna", un disco che, a mio avviso, non dovrebbe mancare nella collezione di nessun melomane, anche di coloro che non amano l'arte della Stupenda. Da quello che ho potuto leggere in rete, non ci dovrebbero essere inediti, ma solo alcune tracce poco diffuse. Visto il prezzo affatto proibitivo, il sito IBS dice 75,90 €, l'acquisto è quasi "d'obbligo", soprattutto per chi volesse completare la propria collezione (leggasi Aspasia), senza svenarsi (il solo "The art of the Primadonna" costa circa 40 euro, altri recital sono più economici, ma alcuni risultano fuori catalogo).
Tra questi spicca lo storico "The art of the prima donna", un disco che, a mio avviso, non dovrebbe mancare nella collezione di nessun melomane, anche di coloro che non amano l'arte della Stupenda. Da quello che ho potuto leggere in rete, non ci dovrebbero essere inediti, ma solo alcune tracce poco diffuse. Visto il prezzo affatto proibitivo, il sito IBS dice 75,90 €, l'acquisto è quasi "d'obbligo", soprattutto per chi volesse completare la propria collezione (leggasi Aspasia), senza svenarsi (il solo "The art of the Primadonna" costa circa 40 euro, altri recital sono più economici, ma alcuni risultano fuori catalogo).
martedì 13 settembre 2011
Ve li do io i pop-corn del cinema!
Prendete due madame goliardiche. Tutte e due insieme, mi raccomando, perché altrimenti soffrirebbero di solitudine.
Prendete due madame convinte di essere le più grandi melomani di questo piccolo, grande mondo (non dovrei affermarlo così sfacciatamente, dovrei simulare modestia... Ma avrei dovuto fare tante cose con modestia in vita mia e ogni volta è finita in modo teatrale. Non vedo perché opporsi ancora all'avverso fato).
Date alle due madame un soggiorno o altra camera tranquilla, una bella infarinata di tecnologia (persino io, restia alle novità come i migliori conservatori, apprezzo questa nuova frontiera della scienza e della tecnica che è il DVD) e un'opera lirica e poi potrete star certi che ve le sarete levate dai piedi per due o tre ore.
PROVARE PER CREDERE. Tanto siamo in garanzia.
Avrete capito che le due madame siamo io e Aspasia. Oltre a smaniare per stagioni liriche, teatri, palchi di prim'ordine e poltrone di platea (benché, salvo rarità, io finisca sempre in loggione abbracciata a una colonna), una volta al mese ci ritiriamo a casa dell'una o dell'altra per celebrare la nostra devozione all'opera con un bel filmato.
Ovviamente, l'opera non è che un PRETESTO per nuovi, ameni sketch. Chi sostenesse, infatti, che lo scopo primario dei nostri ritrovi sia ascoltare della buona musica, sarebbe semplicemente PAZZO. Intendiamoci, la musica ha sempre il suo piedistallo con tanto di aureola, ma noi non cediamo il nostro primato di primedonne alla Moffo di turno, soprattutto se queste cantanti si presentano a casa nostra. Qui, se permettete (e anche se non lo permettete), le sovrintendenti siamo N O I e tutti gli altri devono sottostare, con una pazienza che in dei divi non si è mai vista, agli assalti di ben due linguacce biforcute.
Se qualcuno crede che i pomeriggi opesistici si svolgano in pacata contemplazione su modello sindrome di Stendhal, si sbaglia di grosso. Voi dateci un'opera, una qualsiasi, e sicuramente noi troveremo qualcosa (qualunque cosa) per rincarare la comicità o stemperare il drammatico.
Esempio. Una volta eravamo in piena visione di una Lucia di Lammermoor con la Sutherland (quella diretta, manco a dirlo, dal suo diletto marito e consorte in quel di Sidney), che doveva essere doppiamente straziante perché nonna Joan, negli applausi finali, si commuoveva come una bambina.
Beh, dall'inizio agli applausi finali passano almeno due orette e mezza. In quelle due orette e mezza noi ce la siamo spassata, sganasciandoci senza ritegno: ma la colpa non è nostra, la colpa è sempre di chi l'opera la fa, a suo rischio e pericolo. La Sutherland, anzitutto, che aveva passato da un pezzo l'età della leggiadra fanciulla (anche se la sua interpretazione supera di molto quella di parecchie fanciulle, leggiadre quanto vanamente speranzose). Per non parlare dello sposino. Già questo sventurato non cantava granché bene, ma mettergli vicino un colosso come nonna Joan è perfido, visto che l'omino era la metà di lei (piuma del cappello inclusa). E come tacere la fantasia del costumista, che, per non sbagliare, aveva confezionato per Lucia dei vestiti tutti identici, salvo il colore.
L'opera, però, sa come vendicarsi.
La vendetta risponde allo spaventoso nome di ERCOLE AMANTE, un'opera di Cavalli ripresa ad Amsterdam (col nostro ADORATO Luca Pisaroni) dopo secoli di oblio. Quest'opera dura QUATTRO ORE e, quel che è peggio, per tutte le quattro ore si ripete SEMPRE IDENTICA. Io, prima di sperimentarla per il pomeriggio operistico, l'avevo vista per intero una volta sola, con l'influenza, e, così rimbambita, mi era piaciuta, tanto più che mi occupava tutta una mattina e mi distoglieva dai miei martiri.
Al pomeriggio operistico, invece, ero perfettamente in salute e il mio affetto per quest'opera si è prontamente ridimensionato.
Ignare di cosa rischiassimo sorbendoci quell'opera infinita, abbiamo ridacchiato per il primo quarto d'ora, allorché il nostro Luca (Ercole) vestiva letteralmente i panni del protagonista, perché doveva infilare un orribile costume alla Big Jim, che prevedeva delle scarpe con dieci centimetri di zeppa, superflue visto che il Luca, da nostre stime, dovrebbe sfiorare i due metri...
Dopo questo, il coma. Non si arrivava MAI, MAI, MAI alla fine! Sembrava un incubo senza risveglio! La contrada da cui nessun viaggiator ritorna! AIUTO!
Forse è stata l'unica opera che ci ha quasi condotte al pianto...
Quasi, però, perché noi, furbe, non abbiamo scelto l'Ercole come primo pomeriggio operistico e conoscevamo già i trucchi del mestiere.
I trucchi del mestiere sono le cosiddette munizioni da bocca, che, da sole, valgono quanto un primo atto. In effetti, non c'è pomeriggio operistico senza le munizioni da bocca: patatine, mignons, brownies, cannoli ricoperti al cioccolato, bigné, cestini di frutta (che forse sono le cose più sane che mangiamo nei nostri pomeriggi, soprattutto perché la frutta sembra vera!), dolci col caramello e il cioccolato, biscotti con la glassa...
Gran parte delle provviste sono merito di Aspasia, provetta cuoca, il resto ci viene fornito dalla mia fidata pasticceria, La Rosa (forse l'unica cosa buona della mia città, che ancora non mi spiego come riesca a fare comune!).
Pregio della Rosa sono i cannoli al cioccolato ripieni di crema, SQUISITI e, ogni mattina prima del pomeriggio operistico, io passo sempre fra i tormenti dell'inferno per il terrore di non riuscire a trovarli. Spesso e volentieri, però, mi va bene e faccio parte del mio sollievo anche Aspasia, con il gaudente messaggio "CATTURATI!"
Come non gustare l'opera, con questi deliziosi retroscena?
Prendete due madame convinte di essere le più grandi melomani di questo piccolo, grande mondo (non dovrei affermarlo così sfacciatamente, dovrei simulare modestia... Ma avrei dovuto fare tante cose con modestia in vita mia e ogni volta è finita in modo teatrale. Non vedo perché opporsi ancora all'avverso fato).
Date alle due madame un soggiorno o altra camera tranquilla, una bella infarinata di tecnologia (persino io, restia alle novità come i migliori conservatori, apprezzo questa nuova frontiera della scienza e della tecnica che è il DVD) e un'opera lirica e poi potrete star certi che ve le sarete levate dai piedi per due o tre ore.
PROVARE PER CREDERE. Tanto siamo in garanzia.
Avrete capito che le due madame siamo io e Aspasia. Oltre a smaniare per stagioni liriche, teatri, palchi di prim'ordine e poltrone di platea (benché, salvo rarità, io finisca sempre in loggione abbracciata a una colonna), una volta al mese ci ritiriamo a casa dell'una o dell'altra per celebrare la nostra devozione all'opera con un bel filmato.
Ovviamente, l'opera non è che un PRETESTO per nuovi, ameni sketch. Chi sostenesse, infatti, che lo scopo primario dei nostri ritrovi sia ascoltare della buona musica, sarebbe semplicemente PAZZO. Intendiamoci, la musica ha sempre il suo piedistallo con tanto di aureola, ma noi non cediamo il nostro primato di primedonne alla Moffo di turno, soprattutto se queste cantanti si presentano a casa nostra. Qui, se permettete (e anche se non lo permettete), le sovrintendenti siamo N O I e tutti gli altri devono sottostare, con una pazienza che in dei divi non si è mai vista, agli assalti di ben due linguacce biforcute.
Se qualcuno crede che i pomeriggi opesistici si svolgano in pacata contemplazione su modello sindrome di Stendhal, si sbaglia di grosso. Voi dateci un'opera, una qualsiasi, e sicuramente noi troveremo qualcosa (qualunque cosa) per rincarare la comicità o stemperare il drammatico.
Esempio. Una volta eravamo in piena visione di una Lucia di Lammermoor con la Sutherland (quella diretta, manco a dirlo, dal suo diletto marito e consorte in quel di Sidney), che doveva essere doppiamente straziante perché nonna Joan, negli applausi finali, si commuoveva come una bambina.


La vendetta risponde allo spaventoso nome di ERCOLE AMANTE, un'opera di Cavalli ripresa ad Amsterdam (col nostro ADORATO Luca Pisaroni) dopo secoli di oblio. Quest'opera dura QUATTRO ORE e, quel che è peggio, per tutte le quattro ore si ripete SEMPRE IDENTICA. Io, prima di sperimentarla per il pomeriggio operistico, l'avevo vista per intero una volta sola, con l'influenza, e, così rimbambita, mi era piaciuta, tanto più che mi occupava tutta una mattina e mi distoglieva dai miei martiri.
Al pomeriggio operistico, invece, ero perfettamente in salute e il mio affetto per quest'opera si è prontamente ridimensionato.
Ignare di cosa rischiassimo sorbendoci quell'opera infinita, abbiamo ridacchiato per il primo quarto d'ora, allorché il nostro Luca (Ercole) vestiva letteralmente i panni del protagonista, perché doveva infilare un orribile costume alla Big Jim, che prevedeva delle scarpe con dieci centimetri di zeppa, superflue visto che il Luca, da nostre stime, dovrebbe sfiorare i due metri...
Dopo questo, il coma. Non si arrivava MAI, MAI, MAI alla fine! Sembrava un incubo senza risveglio! La contrada da cui nessun viaggiator ritorna! AIUTO!
Forse è stata l'unica opera che ci ha quasi condotte al pianto...
Quasi, però, perché noi, furbe, non abbiamo scelto l'Ercole come primo pomeriggio operistico e conoscevamo già i trucchi del mestiere.
I trucchi del mestiere sono le cosiddette munizioni da bocca, che, da sole, valgono quanto un primo atto. In effetti, non c'è pomeriggio operistico senza le munizioni da bocca: patatine, mignons, brownies, cannoli ricoperti al cioccolato, bigné, cestini di frutta (che forse sono le cose più sane che mangiamo nei nostri pomeriggi, soprattutto perché la frutta sembra vera!), dolci col caramello e il cioccolato, biscotti con la glassa...

Pregio della Rosa sono i cannoli al cioccolato ripieni di crema, SQUISITI e, ogni mattina prima del pomeriggio operistico, io passo sempre fra i tormenti dell'inferno per il terrore di non riuscire a trovarli. Spesso e volentieri, però, mi va bene e faccio parte del mio sollievo anche Aspasia, con il gaudente messaggio "CATTURATI!"
Come non gustare l'opera, con questi deliziosi retroscena?
lunedì 15 agosto 2011
MTV – Masetto Television
Inauguriamo questa rubrica con una delle nostre dive preferite: JOAN SUTHERLAND!
Giusto per ricordarci che è stata una grandissima anche nella commedia
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