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lunedì 5 dicembre 2016

Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: 225° anniversario della morte di Mozart

Oggi dovrebbe essere la giornata dedicata al lessico operistico, ma siccome oggi ricorrono i 225 dalla morte del solo ed unico compositore ad avere il privilegio di comparire nel titolo di questo blog, ci è parso il caso di sostituire il post previsto con un piccolo omaggio. Musicale, ovviamente.





giovedì 10 ottobre 2013

Ne' giorni tuoi felici, ricordati di me: i primi 200 anni di Giuseppe Verdi

Come voi ben sapete, cari lettori, in questo blog non c'è assolutamente NULLA di serio. Ed è per questo che oggi per celebrare quello che i media e anni di musicologia hanno fatto passare per il compositore nazionale (tutte balle, il compositore italiano per eccellenza è Manfroce; tanto più che anche lui ha composto un'Alzira, che il cigno di Busseto ha poi ben pensato di fare anche lui... COPIONE!) eviterò i panegirici che troverete in abbondanza da tutte le altre parti.


venerdì 12 aprile 2013

Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Buon compleanno Montserrat!

Oggi ricorre l'ottantesimo compleanno di una che, anche se nella sua carriera avesse cantato da cani (e non è affatto il caso...), noi ameremmo comunque perché la troviamo infinitamente simpatica. Quindi tanti auguri a MONTSERRAT CABALLE'!

E, parlando di simpatia, credo che riderò in eterno ripensando a questo...

Ogni volta che sento il Libera Me mi aspetto che il soprano inizi a ridere :).

Ovviamente la Signora non ha passato la carriera a ridere in faccia ad Abbado in San Marco a Venezia, ma si è anche prodotta in qualche interpretazione operistica più che discreta...

Tipo questa...
(notare il fiato corto...)

O questa...

giovedì 22 novembre 2012

Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Santa Cecilia

Oggi è la festa della musica, per cui abbiato spolverato il beneamato Purcell e ve l'abbiamo propinanto, contando di farvi una sorpresa gradita. Buona Santa Cecilia a tutti!

martedì 13 novembre 2012

Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Requiem per Rossini

Oggi si commemora la morte del nostro caro Gioak, avvenuta nel lontano 1868. Noi preferiamo ricordarlo col faccione rubincondo della sua giovinezza, le sue battutine perfide e la bonarietà che, forse, è stata un po' esagerata dalla leggenda ma che ce lo rende così accattivante, ragion per cui il nostro omaggio in questo giorno triste sarà rapido, ma non per questo meno sentito.
Il brano scelto per l'anniversario è tratto dal Requiem che uno stock di compiositori ha elaborato sotto l'ala di Verdi apposta per dedicarlo all'estinto Gioak ma che, per cause di forza maggiore (che non riassumo in questa sede ma di cui potete trovare abbondanti notizie alle pagine 150-153 de Tutti i libretti d'opera vol. I, curato da Mioli e perciò molto meglio descritto di come potrei fare io) non è mai stato eseguito fino al 1988. Direi che l'occasione è propizia per rispolverarlo in questo post.

mercoledì 10 ottobre 2012

Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Due compleanni e un funerale

SEZIONE VERDIANA. Purtroppo, è d'uopo prendere atto che oggi è il compleanno del Beppo nazionale e, per non essere scortesi, Armida e Aspasia si rassegnano a porgere i loro più umili auguri al compositore bussetano.

lunedì 13 agosto 2012

Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Santa Radegonda

Oggi festeggiamo Santa Radegonda, la venerabile regina che, suo malgrado, è diventata la Santa Patrona di questo blog. E noi speriamo di fare gradito omaggio a voi e a lei con questo umile ex-voto.
FELICE SANTA RADEGONDA A TUTTI!



domenica 25 marzo 2012

Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Auguri a Magda Olivero



Dire l'età di una donna di solito non è gentile, ma quando una certa signora arriva ai centodue anni, credo che sia un peccato non sottolinearlo... Non fosse che due anni fa tutti abbiamo festeggiato tutti il suo centenario e che la sua data di nascita non è un mistero: 25 Marzo 1910. Mica male, signora Olivero!

Le due diaboliche blogger colgono l'occasione per fare umilmente gli AUGURI a questa grande cantante e per celebrarla con uno dei suoi ruoli più famosi.


lunedì 5 marzo 2012

Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: il compagno Stalin

Il 5 Marzo 1953 moriva il leader sovietico Josif Stalin di discussa memoria.
E allora? obietterete giustamente voi.

Anch'io avrei preferito passare sotto silenzio questa ricorrenza, non fosse che Stalin, per quanto mitizzato dalla propaganda, non era propriamente uno stinco di santo... Siccome però io non sono qui per fare politica (non ci penso nemmeno!) e che ogni occasione è buona per fare musica (a questo, invece, penso assai e difatti è da un mese che accarezzo quest'idea. Sì, non ho niente di meglio da fare! ;) ), colgo l'occasione per propinarvi la Cantata al compagno appositamente dedicata.



mercoledì 29 febbraio 2012

Ne' giorni tuoi felici ricordati di me. Compleanno del Gioak

L'opportunità di festeggiare Rossini viene solo una volta ogni quattro anni e, onde sfatare il mito dell'anno bisesto, anno funesto, noi cogliamo immediatamente l'occasione per fare festa a uno dei nostri eroi.



Per la verità, la festa ha rischiato di farla lui a me, visto che stamattina ho pensato male di uscire di casa prendendo il treno. Stupidamente, non avevo considerato che il profondo odio del Gioak questo mezzo di trasporto era molto ben riposto, ma non ho faticato a ricordarmelo quando, a cinque minuti dalla partenza, la locomotiva è andata in malora, con tanto di fumo e arresto immediato del mezzo...



Per festeggiare, non ho scelto un brano musicale, ma un pezzo da un vetusto film dedicato alla vita del compositore dalle origini al Gugliemo Tell. Correva l'anno di grazia 1942. Questo relitto, che la Rai ha pensato bene di mandare in onda in sordina, alle cinque di mattina, è comunque finito nelle mie mani e, per quanto un po' romanzato, mi è sembrato uno sceneggiato talmente carino che ho pensato di farvene parte.



Quanto ai festeggiamenti più generali, vi informo che stasera, su Radio3, andrà in onda il Viaggio a Reims diretto da Nagano e che persino su Rai5, verso l'ora di cena, ci sarà un breve documentario sul compositore (l'avevano già trasmesso stamattina, ma repetita iuvant soprattutto per chi, come me, era via di casa).



venerdì 27 gennaio 2012

Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: L'opera incompiuta o sia Il rabbuffo del compleanno (in A...more maggiore)




Caro Wolfy, o Johannes Wolfgangus Theodorus Chrisostomus, o Wolfgang Amadè, o come preferisci (l'importante è che tu sappia chi sei...),



spero che sull'isola deserta di tua elezione per il tuo ritiro spirituale ti arrivi questa manifestazione di amore da parte delle tue scatenate blogger... E, visti i tempi che corrono e lo stato in cui è ridotta l'opera, ti conviene tenerci strette e non protestare quando troverai in allegato un brano da una tua opera incompiuta.



Non l'ho scelta per farti dispetto, non oserei mai inimicarmi il mio compositore preferito, non fosse che poi dovrei cambiare titolo a questo blog e sarebbe per me molto spiacevole modificare la presentazione e scegliermi un altro nume tutelare.



Piuttosto, ricorrere a questo pezzo dallo Sposo deluso in una ricorrenza particolare come quella che festeggiamo oggi (non capita tutti i giorni di compiere duecentocinquantasette anni e dico CCLVII), vuole essere un segno... come dire?



Di affetto?...



Di ringraziamento?...



Di simpatia?...



No! Colgo l'occasione per farti andare di traverso la torta che Jim Morrison o un altro dei tuoi compagni di solitudine ti ha cucinato per protestare! Avevi iniziato quest'opera così bene, cosa ti è saltato in testa di non finirla? Va bene che poi il Carli Ballola l'avrebbe definita uno dei "miserabili progetti di un effettivo teatro in musica, destinati, per sua e nostra fortuna, a rimanere allo stato embrionale", ma a me questa marcetta buffa iniziale piaceva. E mi piaceva ancora di più l'aria per tenore Dove mai trovar quel ciglio (che avrei voluto postare ai miei cinque alla seconda lettori ma che non ho potuto per motivi indipendenti dalla mia volontà. Per colpa della tecnologia, in sostanza). Insomma, visto che gli esordi erano di mio gradimento, avrei voluto vedere come sarebbe andata a finire. Invece, mi tocca accontentarmi dei cinque o sei pezzettini che ti sei degnato di scrivere prima di volgerti altrove. Ti perdono solo perché poi ci hai regalato le Nozze di Figaro.



Nonostante tutto ciò, io continuo a volerti bene, nella speranza che questo messaggio giunga fino a te, ti faccia riflettere (non si sa mai che, per uno scatto d'orgoglio, domani mattina busserai alla mia porta per mettermi in mano lo spartito completo e concluso) e ti faccia considerare che sarebbe ora di finirla di lasciare in giro tutti questi abbozzi tipo il Requiem, a cui devi il tuo mito, ma che a me dispiacciono perché non sapremo mai quale sarebbe stata la tua ultima parola...



Dopo averti strigliato per bene (questa possibilità viene una volta all'anno e devo approfittarne), cambio immediatamente registro e invio i miei migliori auguri per un ameno genetliaco al Maestro De Mozartini, o Trazom o chi più ne ha più ne metta... E ti impacchetto un regalo che spero ti sarà gradito... non fosse che è roba tua.



AUGURI!!!


lunedì 5 dicembre 2011

Ne' giorni tuoi felici, ricordati di me: Epitaffio semiserio in onore di Wolfgang Amadeus Mozart

Oggi dovrebbe essere uno dei giorni più cupi per il mondo dell'opera (difatti non è che fuori ci sia un sole che spacca le pietre... Nuvoloso, nebbioso, umido e freddo: e dovremmo essere felici della vicinanza del Natale?): si celebra oggi la ricorrenza della scomparsa del più grande compositore di tutti i tempi, il nostro amato Wolferl.
Ora dovrei struggermi in singhiozzi, ma non ci penso nemmeno, perché credo che il nostro eroe avrebbe preferito essere ricordato con allegria piuttosto che coi musi lunghi, perciò, per non sbagliare, ho scelto una serie di brani che mi aiutino ad entrare nello spirito di un epitaffio che non sia proprio da spargere d'amaro pianto.




Anzitutto, bando ai piagnistei con un pensiero che potrebbe essere confortante: a parte il cenotafio nel cimitero di St. Marx, una vera e propria tomba di questo povero uomo non c'è. Come dire, la pegola infinita che l'ha perseguitato in vita, ha avuto la meglio anche in morte.
Così pensano tutti.
Invece, nel corso degli anni e di attente meditazioni, sono giunta ad una conclusione: la tomba non c'è perché non c'è mai stata.




Chi ci vieta di pensare, come fanno tutti i fan di Elvis Preasley, Jim Morrison e il più recente Michael Jackson che anche il nostro imparruccato settecentesco in realtà sia vivo e vegeto (ancora adesso, si capisce!) e si sia finto morto per sfuggire alle pressioni insistenti del mercato, agli affanni della competizione o, più semplicemente, ai fastidi che gli procurava la moglie? Non può essere che Wolferl abbia deciso di chiudere baracca e burattini (metafora in onore delle marionette salisburghesi) non perché satollo del successo che aveva così forsennatamente inseguito, ma perché stufo della consorte? Dopotutto, lui voleva sposare sua sorella Aloysia, celebre virtuosa, mica una Constanze qualsiasi!




Nonostante gli ultimi anni di vita tristi e in ristrettezze, Wolferl aveva dimostrato anche uno spirito di burla che ora è rimasto come un'(esagerata) antonomasia. Chi ci vieta di pensare che questo sia stato il suo scherzo supremo?




Per cui, mentre noi lo piangiamo morto, dovremmo piangerlo disperso... Disperso in un'isola caraibica a giocare a carte con Jim e Michael e in attesa di altre leggende talmente ostinate ad essere leggende da aver deciso di diventare immortali. Buona fortuna, Wolferl!