lunedì 5 dicembre 2016
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: 225° anniversario della morte di Mozart
giovedì 10 ottobre 2013
Ne' giorni tuoi felici, ricordati di me: i primi 200 anni di Giuseppe Verdi
venerdì 12 aprile 2013
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Buon compleanno Montserrat!
E, parlando di simpatia, credo che riderò in eterno ripensando a questo...
Ogni volta che sento il Libera Me mi aspetto che il soprano inizi a ridere :).
Ovviamente la Signora non ha passato la carriera a ridere in faccia ad Abbado in San Marco a Venezia, ma si è anche prodotta in qualche interpretazione operistica più che discreta...
Tipo questa...
O questa...
domenica 27 gennaio 2013
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Tanti auguri Wolfy!
giovedì 22 novembre 2012
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Santa Cecilia
martedì 13 novembre 2012
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Requiem per Rossini
mercoledì 10 ottobre 2012
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Due compleanni e un funerale
lunedì 13 agosto 2012
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Santa Radegonda
domenica 25 marzo 2012
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: Auguri a Magda Olivero

lunedì 5 marzo 2012
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: il compagno Stalin
E allora? obietterete giustamente voi.
mercoledì 29 febbraio 2012
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me. Compleanno del Gioak
L'opportunità di festeggiare Rossini viene solo una volta ogni quattro anni e, onde sfatare il mito dell'anno bisesto, anno funesto, noi cogliamo immediatamente l'occasione per fare festa a uno dei nostri eroi.
Per la verità, la festa ha rischiato di farla lui a me, visto che stamattina ho pensato male di uscire di casa prendendo il treno. Stupidamente, non avevo considerato che il profondo odio del Gioak questo mezzo di trasporto era molto ben riposto, ma non ho faticato a ricordarmelo quando, a cinque minuti dalla partenza, la locomotiva è andata in malora, con tanto di fumo e arresto immediato del mezzo...
Per festeggiare, non ho scelto un brano musicale, ma un pezzo da un vetusto film dedicato alla vita del compositore dalle origini al Gugliemo Tell. Correva l'anno di grazia 1942. Questo relitto, che la Rai ha pensato bene di mandare in onda in sordina, alle cinque di mattina, è comunque finito nelle mie mani e, per quanto un po' romanzato, mi è sembrato uno sceneggiato talmente carino che ho pensato di farvene parte.
Quanto ai festeggiamenti più generali, vi informo che stasera, su Radio3, andrà in onda il Viaggio a Reims diretto da Nagano e che persino su Rai5, verso l'ora di cena, ci sarà un breve documentario sul compositore (l'avevano già trasmesso stamattina, ma repetita iuvant soprattutto per chi, come me, era via di casa).
venerdì 27 gennaio 2012
Ne' giorni tuoi felici ricordati di me: L'opera incompiuta o sia Il rabbuffo del compleanno (in A...more maggiore)

lunedì 5 dicembre 2011
Ne' giorni tuoi felici, ricordati di me: Epitaffio semiserio in onore di Wolfgang Amadeus Mozart
Ora dovrei struggermi in singhiozzi, ma non ci penso nemmeno, perché credo che il nostro eroe avrebbe preferito essere ricordato con allegria piuttosto che coi musi lunghi, perciò, per non sbagliare, ho scelto una serie di brani che mi aiutino ad entrare nello spirito di un epitaffio che non sia proprio da spargere d'amaro pianto.
Anzitutto, bando ai piagnistei con un pensiero che potrebbe essere confortante: a parte il cenotafio nel cimitero di St. Marx, una vera e propria tomba di questo povero uomo non c'è. Come dire, la pegola infinita che l'ha perseguitato in vita, ha avuto la meglio anche in morte.
Così pensano tutti.
Invece, nel corso degli anni e di attente meditazioni, sono giunta ad una conclusione: la tomba non c'è perché non c'è mai stata.
Chi ci vieta di pensare, come fanno tutti i fan di Elvis Preasley, Jim Morrison e il più recente Michael Jackson che anche il nostro imparruccato settecentesco in realtà sia vivo e vegeto (ancora adesso, si capisce!) e si sia finto morto per sfuggire alle pressioni insistenti del mercato, agli affanni della competizione o, più semplicemente, ai fastidi che gli procurava la moglie? Non può essere che Wolferl abbia deciso di chiudere baracca e burattini (metafora in onore delle marionette salisburghesi) non perché satollo del successo che aveva così forsennatamente inseguito, ma perché stufo della consorte? Dopotutto, lui voleva sposare sua sorella Aloysia, celebre virtuosa, mica una Constanze qualsiasi!
Nonostante gli ultimi anni di vita tristi e in ristrettezze, Wolferl aveva dimostrato anche uno spirito di burla che ora è rimasto come un'(esagerata) antonomasia. Chi ci vieta di pensare che questo sia stato il suo scherzo supremo?
Per cui, mentre noi lo piangiamo morto, dovremmo piangerlo disperso... Disperso in un'isola caraibica a giocare a carte con Jim e Michael e in attesa di altre leggende talmente ostinate ad essere leggende da aver deciso di diventare immortali. Buona fortuna, Wolferl!