Anche se la Moffo era dotata di una straordinaria voce da soprano lirico leggero, con eccellenti agilità e notevoli acuti e sovracuti, in realtà si è spesso cimentata in ruoli pucciniani, alcuni dei quali sono stati tra i suoi maggiori successi. Il successo è dovuto principalmente al fatto che la voce, pur non essendo "poderosa", si adattava molto bene alle parti meno drammatiche in cui poteva dare sfoggio del suo splendido timbro ed avvalersi del suo solido registro centrale.
Se infatti Puccini è solitamente affrontato da voci drammatiche, o lirico spinte, non mancano anche parti più schiettamente liriche, che possono essere affrontate con successo da voci come quella della Moffo.
Al film di Madama Butterfly prodotto e trasmesso dalla Rai nel 1956 deve il suo primo grande successo e il lancio della sua carriera non solo italiana, ma nei principali teatri europei ed americani.
La sua Cio Cio San risulta particolarmente efficace grazie alla sua voce piena, ma fresca, ideale per tratteggiare un personaggio adolescente.
Celeberrima anche la sua Musetta nella storia registrazione della Boheme a fianco di Maria Callas e Giuseppe di Stefano.
Qui nella sua memorabile incisione de La Rondine.
Voglio concludere con questa straordinaria (perché meno stucchevole del solito) Liù da Turandot.
Le cronache inoltre ci riportano che in teatro si è esibita anche nei ruoli di Mimì nella Boheme, Manon in Manon Lescaut e Lauretta in Gianni Schicchi e che abbia incluso nei suoi recital Senza mamma da Suor Angelica.
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