L'aria dell'opera comica ha sempre avuto la stessa forma dell'opera seria (gli autori erano gli stessi, d'altronde). Poteva comunque capitare che la qualifica comparisse fin nella definizione, nell'indice degli spartiti: "scena e aria buffa" risulta così "Egli è un giglio di puro candore", per il buffo Marchese di Boisfleury nella donizettiana "Linda di Chamounix".
Nessun commento:
Posta un commento