lunedì 13 marzo 2017

Una voce poco fa: Les pêcheurs de perles

Una delle vostre diabiloche blogger è di nuovo partita in missione verso la vicina Trieste per sentire una delle sue opere preferite: "Les pêcheurs de perles".



Les pêcheurs de perles Trieste, 12 marzo 2017

Nadir: Jésus Léon
Zurga: Domenico Balzani
Leila: Mihaela Marcu
Nourabad: Gianluca Breda

Direttore: Oleg Caetani
Regista: Carlo Antonio De Lucia (che riprende l'originale di Fabio Sparvoli)

Un mucchio di melomani detestano l'opera francese, e soprattutto quella di ambientazione esotica. La vostra Aspasia fa eccezione, in quanto STRAVEDE per queste melense, manierate, improbabili, pacchiane composizioni di tema pseudo orientale, e ovviamente non si è voluta perdere l'occasione di godersi i Pescatori a quattro passi da casa. E per fortuna è andata bene, altrimenti avrei fatto causa per danni morali al teatro!
L'opera si basa sulle vicende di tre protagonisti, tutti dotati dal buon Bizet di musica splendida e del comprimario, ma fondamentale ai fini della vicenda, Nourabad. La compagnia di canto che ci è stata offerta a Trieste (mi riferisco al primo cast, cioè quello che ho visto io, ovviamente) si è rivelata omogenea e di livello molto buono.
Al tenore Jésus Léon, Nadir, toccano quelli che sono di certo i due brani più famosi dell'opera, il duetto col baritono "Au fond du temple saint" e l'aria "Je crois entendre encore". Dopo un inizio obiettivamente stentato, in cui la voce girava poco, si riprende rapidamente e sfrutta la voce dal timbro piacevole e la buona propensione all'acuto per tratteggiare un Nadir elegante ed innamorato.
Molto buona la prova di Mihaela Marcu nei panni di Leila, anche se il suo vibrato non mi convince e in qualche frangente l'intonazione non è stata impeccabile. Questi difetti sono stati controbilanciati da un'ottima prestazione scenica, il bel timbro e un fraseggio partecipe ed efficace.
Trionfatore della serata è stato, a mio avviso, Domenico Balzani nei panni di Zurga, che ha tratteggiato molto bene i vari stati d'animo del personaggio avvalendosi di una voce omogenea e sonora (tanto da coprire il tenore in alcuni passaggi).
Discreta la prestazione di  Gianluca Breda nel ruolo di Nourabad.
Oleg Caetani conferisce freschezza ed una partitura che, se mal gestita, potrebbe cadere in un eccesso di maniera, e mi è parso molto attento alle esigenze delle voci, che infatti si sono trovate a proprio agio con tempi e volume orchestrale.
Mi dispiace dover rilevare ancora una volta una prestazione non all'altezza della sua fama del coro del teatro Verdi, in difficoltà soprattutto nelle sezioni dei tenori e dei soprani.
L'allestimento era una ripresa di un originale già visto in passato a Trieste, e cha ha fatto il giro di altri teatri italiani. Ho trovato lo spettacolo semplice, ma efficace e piuttosto fedele al libretto (potrei commuovermi!). Giunga inoltre al regista un sincero ringraziamento per non averci propinato la manfrina del presunto amore tra Nadir e Zurga. GRAZIE. Piacevoli, anche se "minimal" gli interventi del corpo di ballo. Bella la scelta di ambientare la vicenda su una spiaggia, con tanto di rovine di templi e dune (anche se qualche corista ha rischiato qualche tuffo da giocatore di beach volley). Costumi discreti, a parte quello azzurro per i coristi uomini nel terzo atto (sembrava un pigiama...) e quello per l'ingresso in scena di Leila: ci si aspetterebbe qualcosa di più sfarzoso, o almeno colorato, per l'arrivo di una sacerdotessa che incanta con la sua bellezza.
Il mio bilancio per la serata è quindi decisamente positivo: le due ore abbondanti di spettacolo sono trascorse in un istante e confesso che, avendone la possibilità, assisterei volentieri ad un'altra replica. Come me sembra averla pensata anche il pubblico presente domenica pomeriggio, che ha espresso il proprio favore con calorosi applausi rivolti a tutto il cast e anche qualche meritato "bravo" per Balzani.
Concludo invitando chi tra voi avesse la possibilità di raggiungere Trieste a vedere questo spettacolo: non resterete delusi!

[Foto dal sito del teatro Verdi]

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