Stamattina stavo leggendo uno dei miei soliti libriccini (Filippo II di David Lamb, ed. Dall'Oglio, 1964), quando, all'altezza di pagina 176, di mi è capitata sotto il naso una notizia che avrei potuto girarvi sulle pagine di questo blog. Magari qualcuno di voi la conosceva già. Comunque, eccola:
"[Filippo II] fece anche pubblicare le prime Messe del Palestrina e si sentì ampiamente ricompensato quando il compositore gli dedicò due opere".
Ovviamente, visto che non si tratta di un testo musicale, gli oggetti di tanta dedica non sono esplicitati. Prossimamente vedrò di informarmi a dovere. Questo fatto ha leggermente risollevato ai miei occhi questo sovrano umbratile e abbastanza discutibile, soprattutto per il fatto che gli ha dato maggior spessore come figura storica. Ammetto che era un lato del suo carattere che non conoscevo.
Poi il libro prosegue dandomi anche qualche notizia sulla leggendaria principessa d'Eboli, che finalmente ho scoperto rispondere al nome di Anna e, giusto per smontare fino alle fondamenta il Don Carlos di Verdi (non so del dramma di Schiller perché non è ancora fra il mio bagaglio di letture, ma presumo che valga anche per quello, visto che è stato la causa dell'ispirazione), costei non ha degnato d'uno sguardo l'infante Carlo (mezzo se non completamente matto, per cui la sua infatuazione per la matrigna Elisabetta sarebbe stata più simile alla morbosità di un matto piuttosto che un tenero idillio malamente cominciato e drammaticamente concluso) e fu in pessimi rapporti con Filippo II, con cui anzi era in rapporti talmente pessimi che lui decise, ad un certo punto, di arrestarla. Mi viene confermata invece la sua indiscutibile bellezza, che neppure la perdita di un occhio (nascosto con una benda) era riuscita ad affuscare.
http://www.youtube.com/watch?v=mGrXhAk6j9M
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