Sgombriamo subito il campo da eventuali dubbi: non si tratta di un'opera nuova. O meglio, è nuova nell'insieme, ma i brani in essa contenuti sono tutti tratti da composizioni del '700 già eseguite. La novità sta nel fatto di averle estrapolate dal loro contesto originario per riassemblarle sullo scheletro di un nuovo libretto in lingua inglese basato su "La tempesta" e "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare.
Diciamo che l'esperimento pare abbastanza ardito: mescolare autori (Handel, Vivaldi, Rameau, ecc...) relativamente vicini come epoche di attività, ma non certo affini come stile, e soprattuto adattare brani nati per altri scopi (alcuni provengono da composizioni sacre o Oratori) per creare un'opera unitaria a me suonava come un tentativo di compilare un "Greatest Hits" che potesse rendere l'opera barocca facilmente digeribile per un pubblico che in gran parte la ignora. Non discuto sui singoli brani (anche se traduzioni e trasposizioni di tonalità possono fare dei bei danni...) che di certo funzioneranno a dovere, ma non si tratta di un concerto, bensì di un opera in cui, si presume, si segua in filo logico e abbia una certa omogeneità. Onestamente sono un po' scettica, ma non pongo limiti allo provvidenza!
Un altra nota dolente potrebbe essere la trama: piuttosto contorta e con troppi personaggi principali. Temo che su questo versante Jeremy Sams (autore di libretto e "musica") abbia un tantino esagerato.
Ma ci sono, ovviamente, anche dei validissimi motivi che rendono, per me, questa trasmissione ghiottissima. L'allestimento pare essere sfarzoso, di carattere Disneyano, coloratissimo e molto movimentato. Ma quello che mi alletta di più è il cast in cui spiccano tre fra i cantanti più amati dalle vostre diaboliche blogger:
L'adorata e adorabile Joyce Di Donato illuminerà la scena con la sua proverbiale bravura nella coloratura e talento da attrice, l'inesauribile Topone debutterà nel miliardesimo ruolo della sua ormai millenaria carriera e IL Luca certamente non mancherà di fornirci argomenti validi per sghignazzare. Purtroppo per goderci loro dovremmo sopportare la sempre indigesta Danielle de Niese, ma purtroppo dovremmo farcene una ragione. Speriamo, inoltre, nell'esperta direzione di William Christie.
Sentiremo e riferiremo!
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