lunedì 24 ottobre 2011

MTV: Il tacchino furioso, Atto III

ATTO TERZO Stessa scena dell’atto primo. Notte. La luna piena rischiara un paesaggio desolato, con gli animali da cortile radunati nell'aia con atteggiamento preoccupato: la ricciuta pastorella è ormai chiusa in casa da molti giorni, afflitta e in preda ai più atroci rimorsi.
Gli animali da cortile ascoltano dalla vecchia Gatta Melata le tristi novità circa la salute della padroncina, in delirio. Ad un tratto, esce la ricciuta pastorella, scapigliata e in veste bianca. Il volto, il guardo, ed ogni passo ed atto della ricciuta pastorella palesano la sua pazzia.

La ricciuta pastorella rientra in casa, ma la visione di lei, del suo stato pietoso, hanno acceso negli animali istinti bellicosi. La vecchia Gatta Melata chiede se qualcuno conosce un rimedio ai mali della padroncina e si fa avanti la Tacchina dalle Bande Nere, un animale maestoso, il preferito dalla ricciuta pastorella, e perciò foltocrinito e ricciuto quanto lei, ma... notoriamente pazzerello. Tacchina propone di vendicare l’onore della ricciuta pastorella costringendo il suo sposo a macchiarsi dello stesso peccato, cioè cadere vittima delle grazie di una bella donna. Sgomento generale per l’audacità della proposta, che viene anche ritenuta inutile e nociva: il giovane pastore è ancora invaghito della sua ricciuta pastora e non la tradirebbe mai. Tacchina dissuade gli animali spiegando che nessun uomo può restare a lungo fedele.


Gli animali si convincono subito; la Gatta Melata chiede a Tacchina di illustrare loro il suo piano. Con l’aiuto delle arti magiche, Tacchina si trasformerà in una donna irresistibile. Promette che, in un giorno, costringerà il giovane pastorello a cedere. Esultanza degli animali, che intonano una canzone di guerra.

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