Noi il Natale lo sentiamo in questo ordine decrescente di priorità:
1. una festa sacra,
2. una festa musicale,
3. uno scambio di regali.
Ora, visto che la prima priorità viene lasciata alla libertà di pensiero di ciascuno e la terza alla generosità individuale, noi piccole bloggers ci riserviamo di intervenire soltanto sulla seconda, proponendo ai nostri lettori un piacevole concerto natalizio per celebrare gioiosamente questa festa.
Oggi il più grande appassionato d'opera (e non solo) di tutti i tempi, Maestro Wenarto, ci propone una struggente interpretazione del grande classico O Tannenbaum.
Con l'inaugurazione della stagione 2017/2018 del teatro alla Scala ormai in vista ho pensato di proporvi una piccola riflessione/analisi sui titoli proposti come prime nel corso della storia.
Da oggi iniziamo un piccolo calendario dell'avvento musicale, che, con un ascolto al giorno, ci accompagnerà fino a Natale!
Questa rubrica sostituirà quelle che di solito vi proponiamo settimanalmente. Cantami o Diva e MTV riprenderanno regolarmente dopo Natale.
Oggi Antonio Salieri ci propone il suo Magnificat.
Leggendo varie biografie di cantanti più o meno illustri del secolo XX, capita spesso di trovare ad un certo punto la frase "Il famoso tenore, il grande soprano, il celeberrimo Pinco Pallino di turno andò a trovare un altro famoso tenore, un altro grande soprano, un altro celeberrimo Pinco Pallino nel suo camerino al termine della recita (doverosamente straordinaria) di X opera". Eppure, mai come nel caso di Tito Schipa mi è capitato di leggere che il tenore leccese si fosse presentato all'ingresso artisti di un qualche teatro e che non fosse stato riconosciuto - nel migliore dei casi - o che fosse stato persino sul punto di essere allontanato in malo modo - nel peggiore.
Continuiamo la commemorazione di Dmitri Hvorostovsky dedicando al grande baritono prematuramente scomparso l'appuntamento settimanale con MTV. Per l'occasione, abbiamo scelto questa produzione di Don Carlo andata in scena a Vienna un paio di anni fa e che vede protagonisti, oltre al dedicatario di questo post, Ferruccio Furlanetto e Maria Pia Piscitelli. La direzione è affidata a Marco Armiliato.
Non so neanche da dove cominciare questo post, tanto più che non avrei mai creduto che l'ora di commemorare uno dei miei cantanti preferiti sarebbe arrivata così presto. Sarà ormai giunta anche a voi la notizia della dipartita del grande baritono russo Dmitri Hvorostovsky, scomparso ieri dopo una lunga malattia.
Forse non è il primo autore che gli accostiamo, ma in realtà Luciano Pavarotti ha cantato un sacco degli impervi ruoli che Bellini ha pensato per la voce di tenore.
Stasera voglio proporvi un piccolo gioiello che non speravo di trovare tra le proposte di youtube. Ci delizieranno una Cecilia Bartoli in grande spolvero ed un giovane Jonas Kaufmann.
Ecco a voi Nina, o sia la pazza per amore!
Onde evitare che qualcuno di voi pensi che io sia in qualche modo ammiratrice dell'avvenente signora che vedete qui ritratta e che, diventata uno dei soprani più acclamati del secolo decimonono, rispondeva al celebrato nome di Adelina (al secolo, Adele Juana Maria) Patti, tengo a fare immediatamente presente che questo post è solo ufficialmente intitolato ad essa, perché ufficiosamente è dedicato ai gatti e a tutte le loro feline fusa.
Martedì scorso abbiamo festeggiato il compleanno della nostra amatissima nonna Joan Sutherland e oggi vogliamo continuare i festeggiamenti con una puntata di MTV dedicata a lei!
Purtroppo non esistono molte registrazioni video della nostra australiana preferita, ma youtube ci fornisce comunque questa preziosissima perla!
Cari lettori, vi confesso che non vedevo l'ora di scrivere questo post e che mi sono dovuta trattenere per evitare di riempirlo fino all'inverosimile di ascolti.
Oggi vi parlo di due artisti che in coppia (anche da soli, in realtà... :P) fanno faville: Leyla Gencer e Gaetano Donizetti!
Quando per la puntata di MTV è di turno Aspasia, sapete cosa vi tocca??? Ma l'opera francese, è chiaro! Ed eccomi qui a proporvi la nostra dose settimanale di melodramma con uno Shakespeare in salsa francese: Hamlet di Ambroise Thomas!
Quando penso a Titta Ruffo, non riesco a immaginarmelo davvero come l'ennesimo mostro sacro di inizio Novecento, ovviamente dando a "mostro" un'accezione dispregiativa tale da far apparire blasfemo l'attributo. Anzi, al confronto di tutti i cantanti di cui mi sono occupata finora in questa rubrica, l'odierno baritono potrebbe dirsi il mio preferito... senza ironia, ma relativamente parlando, è chiaro.
Oggi vi proponiamo l'ascolto e la visione della magnifica opera Der Freischutz composta da Carl Maria von Weber - opera che, se non fosse splendida di suo, avrebbe comunque diritto ad un posto in questa sede per la lontana, indiretta parentela che il suo creatore vantava col distinto signore a cui questo blog è intitolato (non il diavolo, l'altro). Avevamo già proposto un Freischutz alcuni anni fa, quindi questo può essere considerato un post di "aggiornamento", che vede come personaggi e interpreti:
Fürst Ottokar: Hans-Joachim Ketelsen
Kuno, Förster: Gunther Emmerlich
Agathe: Jana Smitková
Ännchen: Andrea Ihle
Kaspar: Ekkehard Wlaschiha
Max: Reiner Goldberg
Ein Eremit: Theo Adam
Kilian, ein Bauer: Olaf Bär
Samiel: Johannes Kemter
Stasera vi propongo una delle poche opere di Puccini che riesca a digerire (anche se contiene l'aria da soprano più indigesta del repertorio...): Gianni Schicchi!
A migliorare ulteriormente la situazione ci pensano un giovane Juan Diego Florez ed un brillante Leo Nucci!
La prima volta che avevo sentito definire Antonio Vivaldi "il prete rosso" mi era venuto un colpo. Non credevo possibile che l'illustre Veneziano vissuto a cavallo fra Sei e Settecento potesse avere delle simpatie filo-comuniste... e infatti non era vero, come non era vero (con buona pace della signora Cristina) che don Camillo fosse un "prete bolscevico" negli anni ormai lontani di un secolo a noi più vicino, ma vai a indovinare che il nostro compositore era stato ribattezzato così per il colore della zazzera anziché per questioni politiche, specie a causa di un'iconografia fuorviante...
Visto e considerato che ieri era il compleanno di una leggenda operistica... come dire... di un certo spessore nonché peso (Luciano Pavarotti), per l'appuntamento settimanale con la rubrica MTV, vi propongo visione e ascolto di un suo Rigoletto, dove il grande tenore modenese (nelle vesti del Duca di Mantova, manco a dirlo) è affiancato dal soprano Edita Gruberova (Gilda) e dal baritono Ingvar Wixell (Rigoletto).
Per quelli che credono che Dvorak abbia composto solo Rusalka (che per la maggior parte dei melomani si limita ad una sola aria: non sanno cosa si perdono!) ecco la prova contraria: Jakobin in questa interessante verisione filmica cecoslovacca (con provvidenziali sottotitoli in inglese)!
Visto e considerato che l'altra settimana la mia illustre collega ha tirato fuori dal cilindro niente poco di meno che Cesare Siepi e visto e considerato il nome di questo blog, alla misera Armida di turno non resta ora che esclamare: che diavolo! Chi contrapporre a quel fenomenale personaggio, a quel magnifico interprete, a quell'insuperato fenomeno, magari negli stessi ruoli, così da fare una comparazione di prim'ordine?
Beh, magari pian piano, anche se tutto il codice dovessi volgere, se tutto l'indice dovessi leggere, frugando negli archivi della lirica qualche garbuglio... cioè, qualche mito si troverà. E oggi, puntuale come ogni lunedì, la vostra Armida può trionfalmente annunciare: L'HO TROVATO!
Per il consueto appuntamento settimanale con MTV, vi proponiamo l'ascolto e la visione di una piccola rarità, l'opera Les Boréades di Rameau, registrata in quel dell'Opéra National de Paris nel 2003. Gli interpreti sono:
Alphise - Barbara Bonney Abaris - Paul Agnew Borilée - Stéphane Degout Calisis - Toby Spence Adames - Nicholas Rivencq Borée - Laurent Naourui Nymphe - Jäel Azzaretti Sémire - Anna Maria Panzarella
[Mi scuso per la pubblicazione ritardata, ma sono stata vittima di problemi tecnici]
Oggi mettiamo un attimo da parte le voci acute a cui ci siamo dedicate in queste prime puntate per passare a qualcuno dotato di un registro più grave. Oggi vi parlerò di uno dei miei bassi preferiti: Cesare Siepi.
Allo sfarzo vocale degli uni di solito corrisponde una componente di altrettanto smisurata grandezza, che sventuratamente punta direttamente sul versante opposto, negli altri. Se la mia cara collega ha scelto per vostra delizia lo strepitoso Nicolai Gedda, a me tocca ora scagliarvi contro una croce che sia non solo di verdiana memoria (così imparate voi che a teatro allestite le stagioni a suon di Traviate), ma soprattutto che sia all'altezza del precedente diletto o, se proprio fra tenori non si può che competere, addirittura superarlo. Nessuno meglio, dunque, che il leggendario Sirach van Bodegraven, autentica perla del firmamento musicale grazie alla sua goliardica (anche se, per lui, serissima) tecnica vocale che ha fatto letteralmente impazzire gli amanti del canto di ieri e di oggi.
L'augusto signore dall'improbabile nome e dal tracotante cognome (ometto di parlare del "van" per non recare offesa a un qualunque Olandese e soprattutto per non dovermi diffondere su quanto sia ingiusto che, in un modo o nell'altro, una parte qualsiasi del ben più musicale nome di Ludwig VAN Beethoven sia stato associato a un individuo del genere) si esibisce qui in due mirabili pezzi pucciniani, che esegue non solo con l'ugola, ma anche grazie ai più delicati polpastrelli che abbiano mai sfiorato una tastiera, se è vero come vuole la leggenda che il distinto artista si accompagnasse personalmente al pianoforte... e io spero vivamente che sia così, perché altrimenti bisognerebbe postulare che lo strumento romantico per eccellenza sia caduto in ostaggio di uno dei più cari miti del Romanticismo, Mefistofele in persona.
Bando alle chiacchiere, ora...
E lucevan le stelle
Nessun dorma
... e anche ora che lo spettacolo è finito, perché francamente un'interpretazione simile non può che invitare a un profondo e duraturo silenzio interrotto di tanto in tanto (ma solo di tanto in tanto, eh) isterico e soffocato scoppio di risa.
Qualche anno fa, in questa stessa rubrica, vi avevamo proposto la celebre edizione della Serva padrona interpretata dalla meravigliosa Anna Moffo e dal buffissimo Paolo Montarsolo. Oggi vogliamo aggiornarci in tutti i sensi, proponendovi una registrazione a colori (WOW!) dell'immortale capolavoro pergolesiano, con interpreti Furio Zanasi (Umberto), Sonya Yoncheva (Serpina), Roberto Carlos Gerboles (Vespone) e Pablo Ariel Bursztin (Tafano).
L'orchestra de I Barocchisti è immancabilmente diretta da Diego Fasolis.
Oggi voglio parlarvi di un tenore a me molto caro, di quelli che, quando si pensa a chi ha cantato bene un certo ruolo (soprattutto del repertorio che piace a me), è quasi sempre tra i primi della lista: Nicolai Gedda.
Confesso di non aver mai ascoltato con attenzione l'opera che ho intenzione di proporvi oggi. Questa potrebbe essere l'occasione giusta! L'opera per stasera è Capriccio di Richard Strauss.
Il grazioso pappagallino che vedete qui sopra immortalato è stato deliberatamente usato come pretesto per includere nella foto uno dei più significativi soprani italiani che siano apparsi sul palcoscenico a cavallo fra fine Ottocento e inizio Novecento, la sorridente, giunonica Luisona Tetrazzini, soprano che all'epoca era stato considerato addirittura "di portata storica" per aver ridato lustro e importanza al canto virtuosistico italiano, che da alcuni decenni era diventato appannaggio di soprani d'Oltralpe. Tuttavia, le sue virtù canore non sortirono solo plausi, ma anche critiche, perché quando il buon Toscanini si riferì a lei come a un "soprano pirotecnico", lo fece più per criticare la sua mania per gli abbellimenti e gli ornamenti eccessivi piuttosto che per lodarne la tecnica... tecnica che al giorno d'oggi sembra più sorpassata che mai a tutti coloro che purtroppo non ascoltano un cantante soltanto col cuore, ma anche con l'organo veramente preposto a dare un (sia pur arbitrario e soggettivo) giudizio vocale: l'udito.
Siccome di recente un certo teatro di Barcellona ha avuto la brillante idea di cambiare un libretto perché non politicamente corretto, noi oggi proponiamo un'opera che inizia con l'aria forse più politicamente scorretta del repertorio. E, come bonus, anche un cast appena appena decente...
Immagino che molti di voi, leggendo il titolo, abbiano pensato ad un errore. Cosa ci fanno la Sills e Puccini assieme? Beh, contrariamente a quello che si potrebbe immaginare, la cara Beverly da New York ha cantato molti più ruoli pucciniani, ad esempio, dei più prevedibili rossiniani.
Era da un po' che non proponevo su questo blog una delle mie amate opere francesi e oggi voglio recuperare con una chicca: Manon. Ma non quella celebre di Massenet, bensì la meno conosciuta, ma, secondo me, più che apprezzabile, versione di Auber!
Alle volte il "salvare per i posteri" può ritorcersi contro a un cantante in morte quanto ciò aveva fatto la sua fortuna in vita. Il tenore napoletano Enrico Caruso è stato il primo cantante ad aver davvero beneficiato della nascente industria discografica, cosicché ancor oggi, a dispetto delle impervie difficoltà che la sua voce deve affrontare per librarsi al di sopra degli agghiaccianti disturbi che la limitata tecnologia del tempo ha saputo preservare quasi meglio che i suoni prodotti dall'umano strumento, noi possiamo bearci al calore delle sue note, nonostante esse sembrino provenire spesso e volentieri non da un palcoscenico o da una sala d'incisione, ma dai profondi, inquietanti meandri di una degradante friggitrice.
Nella puntata odierna della nostra nuova rubrica voglio parlarvi di due signori che adoro da separati e venero quando sono uniti: mi riferisco a Fritz Wunderlich che canta musica di Wolfgang Amadeus Mozart!
Non lasciatevi ingannare dalle apparenze. Questa deliziosa signora impellicciata non è qui solo per fare bella figura e per rimediare con le sue superbe apparenze ai luoghi in cui il mio modesto scritto farà acqua da tutte le parti, ma, essendo stata una delle più famose primedonne dell'inizio del secolo scorso, è venuta per cantare.
Il maestro Riccardo Muti festeggia oggi il suo compleanno e noi vogliamo cogliere l'occasione non solo per porgergli i nostri più sentiti auguri, ma anche per offrire a voi tutti questo Ernani, in cui il festeggiato del giorno dirigeva un cast in cui figuravano Placido Domingo, Mirella Freni e Nicolai Ghiaurov.
A parte che l'opera è di Verdi, cosa si può desiderare di più? :)
Oggi inauguriamo una nuova rubrica che occuperà il posto lasciato libero da "Parola... Parolissima!", e per farlo ci affidiamo a quella che, se ne avessimo una, sarebbe la madrina del nostro blog: Joan Sutherland!
In questa rubrica, di settimana in settimana, vi proporremo dei saggi di come i nostri cantanti preferiti hanno interpretato le composizioni di un autore. Questa settimana inizieremo da alcune composizioni di Jules Massenet eseguite, appunto, da Joan Sutherland.
Oggi vi proponiamo l'opera wagneriana Lohengrin per la rubrica MTV. L'allestimento è quello andato in scena a Vienna con interpreti Robert Lloyd, Plácido Domingo, Cheryl Studer e Hartmut Welker. La direzione è affidata a Claudio Abbado.
Con la puntata odierna si conclude questa rubrica che ci ha accompagnato con oltre 100 puntate. Per concludere abbiamo scelto una parola ricorrente e densa di drammaticità: preghiera.
Oggi la rubrica MTV vi propone un'opera più unica che rara di Gaetano Donizetti, Alahor in Granata, nell'allestimento andato in scena nel 1998 con un Juan Diego Florez quasi debuttante (nei panni di Alamar) assieme al protagonista Simone Alaimo (Alahor), Patrizia Pace (Zobeida) e Vivica Genaux (Hassem).
Questa settimana vi proponiamo un ascolto rossiniano nella rubrica MTV. L'opera designata è Il turco in Italia, nell'allestimento andato in scena a Zurigo nel 2002 con protagonisti Cecilia Bartoli, Ruggero Raimondi e Oliver Widmer e con la direzione di Franz Welser-Most.
I sedicenni di oggi (e non solo... cof cof...) giocano a Pokemon Go. Mozart, a 16 anni scriveva Lucio Silla! (Ma se avesse avuto uno smartphone, avrebbe rincorso anche lui Snorlax, ne sono certa).
Ho passato la giornata con la voce soave della Tebaldi che mi cantava nelle orecchie "Tre assi e un paio!" Purtroppo non abbiamo video della sua fanciulla, ma penso ci accontenteremo anche di Nina Stemme (con Kaufmann).
Oggi vi propongo l'ascolto dell'opera Roméo et Juliette di Charles Gounod, protagonisti Juan Diego Florez e Aida Garifullina, nell'allestimento andato in scena a Vienna nel 2017.
Oggi si celebra il compleanno del soprano rumeno Ileana Cotrubaș, nata a Galați il 9 giugno 1939 e quindi è d'uopo proporvi l'ascolto e la visione di questo Don Carlo, registrato a Londra, Royal Opera House.
Questa sera permetteteci di ricordare ancora il nostro amato Nikolaus Harnoncourt con questo splendido Orfeo in cui collabora col grande Jean Pierre Ponnelle.
Oggi è l'occasione per dedicare il post di MTV a un'opera di Maurice Ravel, L'Heure Espagnole, comédie musicale in un atto andata in scena per la prima volta il 19 maggio (guarda caso) 1911 all'Opéra-Comique di Parigi assieme alla Thérèse di Massenet.
Oggi ricorerrebbe il centosettesimo compleanno di un'artista da me personalmente molto ammirata, il mezzosoprano Giulietta Simionato...e proprio alla mia ammirazione per questa ammirevole signora vanno imputati sia la precisione con cui ho annotato la ricorrenza (un po' indiscreta per una donna, ne convengo) sia il carattere grassetto con cui ho bombato il nome. Ho avuto la fortuna di reperire su youtube un'antica registrazione in cui la festeggiata interpreta il ruolo di Santuzza in Cavalleriarusticana al fianco di Angelo Lo Forese come Turiddu, di Attilio D'Orazi come Alfio, di Anna Di Stasio come Lola e ad Amalia Pini come Mamma Lucia. La registrazione risale al 1961, per cui forse potrete perdonare a me e ai tecnici la mancanza dell'HD...
Era da un po’
che non mi recavo a teatro così, quando Aspasia mi ha proposto di andare a
vedere la Sonnambula in quel di
Trieste, non ho potuto che lietamente acconsentire e partecipare, per quanto
alcune recensioni negative avessero un po’ “appannato” il mio entusiasmo.
Devo
confessare che, aspettandomi una catastrofe, sono rimasta discretamente
soddisfatta della mia sortita e che nel complesso lo spettacolo andato in scena
domenica 7 maggio è stato apprezzabile, per quanto non entusiasmante. Il cast
era composto dai seguenti elementi:
Devo dire la verità, Adriana Lecouvreur non è fra le mie opere preferite, ma quando c'è di mezzo qualche grande interprete che suscita la mia simpatia, la ascolto sempre volentieri. Spero che il meraviglioso soprano spagnolo Monserrat Caballé (che veste i panni della protagonista in compagnia di un grande collega come José Carreras nei panni di Maurizio, del Principe di Bouillon di Angelo Mori e della Principessa di Bouillon di Maria Luisa Bordin Nave - tutti diretti da Edoardo Muller) possa far apprezzare anche a voi l'opera di Francesco Cilea.
Oggi ho il piacere di proporvi Dinorah, affascinante opera di Giacomo Meyerbeer, nell'allestimento andato in scena al teatro di Compiègne nella stagione 2002-2003.
Oggi ricorre l'anniversario della dipartita di un celebre librettista verdiano, Temistocle Solera, ed è quindi inevitabile dedicare al suo ricordo il nuovo post di MTV con un altrettanto inevitabile Nabucco (e, se mi conoscete, sapete quanto volentieri vorrei essere da un'altra parte). A parte i sentimenti personali, vi propongo un allestimento di tutto rispetto con un cast memorabile, costituito da Renato Bruson (Nabucco), Ghena Dimitrova (Abigaille), Dimiter Petkov (Zaccaria), Bruna Baglioni (Fenena) e Ottavio Garaventa (Ismaele). Direttore, Maurizio Arena. L'allestimento è quello dell'Arena di Verona e la registrazione risale al 1981 (a ciò e non a un mio tentativo di boicottaggio va imputata la non splendida qualità del video).
Oggi ricorre l'anniversario della morte del grande compositore Georg Friederich Handel, scomparso a Londra nel 1759. Per ricordare l'evento, dedichiamo l'appuntamento settimanale con la rubrica MTV alla visione della sua opera Alcina, che vi presentiamo in un allestimento andato in scena a Vienna nel 2011 coi seguenti protagonisti:
Oggi ricorre l'anniversario della nascita di Johann Sebastian Bach e per celebrare l'evento vi proponiamo questa registrazione della celebre Cantata del caffè, eseguita nel 1984 in forma semiscenica dal soprano Janet Perry insieme al tenore Peter Schreier e al basso Robert Holl. Fa fede di provato valore la direzione del nostro amato Nikolaus Harnoncourt.
Oggi ricorrono i centocinquanta anni dalla nascita del leggendario direttore d'orchestra Arturo Toscanini e noi abbiamo deciso di festeggiare la ricorrenza con questo video della Sinfonia n. 9 di Beethoven, registrato il 3 aprile 1948 a New York, con solisti Anne McKnight (soprano), Jane Hobson (contralto), Erwin Dillon (tenore;) e Norman Scott (basso) e la partecipazione dei Memebers of the Collegiate Chorale e della NBC Symphony Orchestra, naturalmente diretti dal Maestro.
BUON ASCOLTO!
BONUS.
Visto e considerato che la serietà di cui sopra potrebbe nuocere all'immagine (in parte) goliardica di questo blog, aggiungo in calce un celebre "fuorionda" in cui il Maestro dà il meglio di se stesso... mangiando l'orchestra. Non so se anche questo sarà un buon ascolto, quindi... fate voi!
Una delle vostre diabiloche blogger è di nuovo partita in missione verso la vicina Trieste per sentire una delle sue opere preferite: "Les pêcheurs de perles".
Oggi vi proponiamo l'ascolto e la visione di questa Cenerentola di Rossini diretta da Alberto Zedda, recentemente scomparso. La registrazione è stata effettuata a Tel Aviv nel 1997 e fra gli interpreti ricordo Vivica Genaux (Angelica), Jorge Lopez-Yañez (Don Ramiro), Alberto Rinaldi (Don Magnifico), José Fardilha (Dandini) e Donato di Stefano (Alidoro).
Ieri abbiamo ricevuto la notizia della scomparsa del basso Kurt Moll, deceduto a Colonia il 5 marzo, e, mentre preparavamo un post per onorarne il ricordo, abbiamo appreso che, nella Pesaro del suo amato Rossini, era scomparso anche il grande direttore Alberto Zedda. Fra oggi e domani, pertanto, dedicheremo un post musicale per ciascuno degli interessati, cominciando da Moll, che onoriamo qui.