venerdì 17 febbraio 2012

Signori di fuori son già i suonatori: prossimamente Milano, Londra e New York

Deve esserci qualcosa nell'aria. Forse il freddo ha dato alla testa a qualcuno! 
Infatti, abbandonando la tradizionale omertà superstiziosa che di solito accompagna la gente di teatro, negli ultimi giorni non uno, ma ben due pezzi grossi dell'opera europea ci hanno messi al corrente di alcuni degli eventi che ci stanno preparando per il prossimo futuro.


Partiamo dalla Scala. In conferenza stampa il sovrintendente Lissner ha annunciato quello che sarà il programma del teatro milanese da qui all'expo che si terrà, appunto, a Milano, nel 2015. 
Nel 2013 ricorrono ben due bicentenari di nascita, quelli di Giuseppe Verdi e di Richard Wagner. Ciò significa, era piuttosto facile prevederlo, una massiccia presenza (come se già non si vedesse troppo, e mi riferisco soprattutto al bussetano) di loro opere nei cartelloni. Da quello che vedo, dovrò sopportare (o meglio cercare di schivare, salvo cast entusiasmanti) una grandissima (Abnorme, ECCESSIVA!) quantità di titoli del compositore a me meno gradito (e per chi non l'avesse capito, mi sto riferendo al Peppino nazionale).
Coraggio, Aspasia! Il 2013 prima o poi finirà!
Schematizzo per semplificare la lettura (e perché ho una smodata passione per gli elenchi puntati XD) le principali novità per quanto riguarda Milano (fonte):
  • 7 dicembre 2012: Lohengrin con Kaufmann, Pape, Harteros, Barenboim a dirigere, Guth regista (e si sapeva). Inizio fin da ora le preghiere per trovare un biglietto (per una replica ovviamente, anche se dovrò sorbirmi Claus Guth, l'incubo delle vostre blogger)
  • 7 dicembre 2013: Traviata con Diana Damrau (che debutterà nel ruolo il prossimo settembre a Bilbao) diretta da Gatti. Nuovo allestimento di Tcherniakov
  • 7 dicembre 2014: Fidelio diretto da Barenboim con regia di Warner
  • giugno 2013: due Ring completi, ognuno nell'arco di una settimana,  con la regia di Guy Cassiers (Das Rheingold e Die Walküre sono già stati rappresentati, Siegfried si vedrà  ad ottobre, mentre Götterdämmerung dovrebbe essere presente nella prossima stagione)
  • 2013: Der fliegende Holländer con Bryn Terfel protagonista
  • 2013: ripresa di Don Carlo, direttore Luisi
  • 2013: ripresa di Aida, direttore Noseda
  • 2013: nuova produzione di Falstaff con Harding sul podio
  • 2013: nuovo Nabucco diretto da Luisotti
  • 2013: nuovo Oberto diretto da Battistoni
  • 2014: Trovatore diretto da Battistoni
  • 2015: Triologia popolare diretta da Battistoni
  • Macbeth, nuovo allestimento di Barberio Corsetti (quello della Zelmira pesarese di qualche anno fa, per intenderci)
  • Un ballo in maschera con la regia di Michieletto e Rustoni sul podio
  • Maggio 2015: Turandot con Nina Stemme diretta da Chailly (sembra si eseguirà il finale composto da Luciano Berio)


L'altra personalità che in questi giorni si è fatta loquace è il neobaronetto Antonio Pappano, direttore musicale della Royal Opera House di Londra. Stando ad un'intervista radiofonica, prossimamente il maestro dirigerà al Covent Garden (fonte) :
  • Król Roger con Mariusz  Kwiecien
  • Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny
  • Guillaume Tell, inciso nel 2010 (se non sbaglio) con i complessi dell'accademia di Santa Cecilia
  • Manon Lescaut, probabilmente nella stagione 2013/2014 con Harteros e Kaufmann
  • Andrea Chénier, sembra nella stagione 2014/2015 con Jonas Kaufmann nel ruolo eponimo
  • Cavalleria Rusticana / Pagliacci
Aggiungo di aver appreso da una fonte che al momento non ricordo, che a Londra ci sarà anche una ripresa della Donna del Lago vista in autunno alla Scala con un cast più o meno invariato (Florez, DiDonato e Barcellona nei ruoli principali) e Mariotti a dirigere, e Robert le diable di Meyerbeer (che io sentirei MOOOOLTO volentieri). Mesi fa avevo letto di Florez e della Damrau nei ruoli principali. Chi lo sa... E poi c'è la Norma della Netrebko di cui ho parlato qualche giorno addietro.



Per concludere, visto che siamo in tema di programmazione futura, La Cieca ci annuncia quello che molto probabilmente si vedrà al Met nei prossimi anni come titolo d'apertura (i cast segnalati tra parentesi sono mie supposizioni o notizie apprese da fonti incerte):
  • 2012: L’elisir d’amore, con Netrebko, Polenzani, Kwiecien; direttore, Gavanelli; regista, Sher. [Sono proprio sicuri? La Netrebko Adina? Ormai sono passati gli anni buoni per il suo Elisir...]
  • 2013: Eugene Onegin, con Netrebko, Semenchuk, Beczala, Kwiecien; direttore, Gergiev [sarebbe la terza inaugurazione di fila con la Netrebko. Fantasia...]
  • 2014: Le nozze di Figaro, regia di Grandage, direzione di Levine [se ce la fa a riprendere, è da ormai qualche mese che manca dal podio] (Schrott come Conte, Pisaroni come Figaro, Isabel Leonard Cherubino e magari la quarta Netrebko di fila come Contessa...)
  • 2015: Der Rosenkavalier (DiDonato o Garanca come Octavian, Fleming per la Marescialla)
  • 2016: Tristan und Isolde (Netrebko O.O, più realisticamente la Stemme o la Dalayman ma potrebbe scapparci anche una Voigt con Kaufmann o Gould)
  • 2017: La forza del destino (Urmana o Harteros o Radvanovsky con Alvarez o Kaufmann)

10 commenti:

  1. Ed è uscito pure il cartellone dell'Arena di Verona...Don Giovanni all'aperto...mah!
    Ciao!

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  2. Ho letto! Da una parte la notizia del Don Giovanni (come inaugurazione, per giunta) in Arena mi è piuttosto gradita: si tratta di un titolo celebre, ma non nazionalpopolare come Aida o Boheme, quindi potrebbe far intendere (ma forse pretendo troppo) che la dirigenza voglia discostarsi rispetto alle stagioni degli ultimi anni, che bene o male presentavano sempre gli stessi titoli.
    Inoltre il cast mi pare di ottimo livello (onestamente temevo sarebbe stato molto peggiore) con D'Arcangelo che è un signor mozartiano e un Don collaudato. Poi Pirgu, la Samuil, la Serafin... Sulla carta si preannuncia come una produzione interessante! Però... All'aperto... Onestamente non so se all'Arena sia già stato fatto Mozart. Mi preoccupa soprattutto l'organico orchestrale. Spero vivamente che non sia consistente come quello di Turandot!
    Vedremo. Magari potrei fare una visitina a Verona...
    Ciao

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    1. Io ho deciso di eliminare l'Arena e di risparmiare per qualche spettacolo in piu' a teatro. L'anno scorso alla Madama Butterfly, non solo sentivo poco per il ben noto effetto catino, ma poi c'era il vento e continuavano a rotolare le lattine vuote giu' per i gradini, inoltre c'era un signore anziano che si e' cantato ad alta voce tutta l'opera e per giunta piangendo!!! E' stata un'esperienza grottesca...
      Ciao!
      Irina

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    2. Irina, alla Butterfly mi commuovo sempre, che ci devo fare? Ma non ho buttato io le lattine, giuro.

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  3. No, no...sono sicura che non eri tu...non c'erano donne dietro che dicevano "Ti voglio sposare", anzi.....
    Aggiungici che piu' io mi arrabbiavo, piu' la mia amica Arianna rideva. Sulle lattine ti credo.
    Irina

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  4. Bello il Robert le Diable e il pure il Ring mi affascina !

    All'Arena spero di andarci invece perché una mia amica abita a Verona e là gli studentelli universitari hanno i biglietti a 5 euro 5 ! Voglio sentire assolutamente la Dolly (aka Dolora Zajick) !

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  5. Buonasera, commento in questo bellissimo spazio per la prima volta. Sinceramente sono abbastanza perplesso dalla stagione scaligera (qualche brivido scorrendo i cast annunciati). A differenza di Aspasia, Wagner lo fuggirò accuratamente, mentre trovo più interessante Falstaff diretto da Harding e nel 2014 il Trovatore con il giovane Battistoni (e non lo tifo solo perché ha la mia età).
    Più appetibile la stagione londinese (approvo l'euforia per Meyerbeer), qualche dubbio su Mariotti.
    A New York invece, anche a rischio di attirare gli strali degli altri ospiti del blog, titoli da fuggire come la peste a causa dei cast (Kaufmann, Netrebko, Schrott e Di Donato...ossantocielo)ma non mi preoccupo più di tanto, dato che di certo non avrò i fondi per poterci andare :)

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    1. @Megacle: quel Falstaff (se il cast sarà all'altezza) potrebbe essere molto interessante vista la bacchetta (che io apprezzo moltissimo, soprattutto dopo averlo sentito dal vivo), inoltre è l'unica opera di Verdi che ascolto con piacere :). Per quanto riguarda Wagner... meglio così! Almeno non mi rubi i biglietti ;).
      Battistoni magari migliorerà col tempo, ma al momento cercherei accuratamente di evitarlo a causa del ricordo di una TERRIFICANTE Traviata triestina...
      Per quanto riguarda Londra (purtroppo solo adesso mi sono accorta di aver spiegato male la situazione), i titoli elencati sono quelli che Pappano prevede di dirigere alla Roh, ma non si sa nello spazio di quanti anni, per cui, ad esempio, il Guglielmo Tell potrebbe venir messo in scena nel 2020... Di Mariotti in Rossini mi fido abbastanza alla luce di due ascolti dal vivo che mi hanno lasciato entusiasta.
      New York cerca di creare il più possibile spettacoli che siano uno spazio ideale per far esibire i beniamini del pubblico (ad esempio l'Onegin della Netrebko). Se per la DiDonato ho una predilezione (anche lei sentita dal vivo, e sempre rimasta soddisfatta) e per Kaufmann (pur conscia dei suoi difetti) stravedo, temo la Netrebko, soprattutto in ruoli non suoi (se una volta era un'Adina piacevole, adesso temo che l'effetto, magari restando corretta vocalmente, non sarebbe più lo stesso; non prendo neanche in considerazione la FOLLIA di farle fare Isolde nel 2016) e mi rifiuto di pensare a Schrott: uno dei cantati attuali a cui non riesco ad attribuire un merito che sia uno!
      Grazia della visita e spero di leggere a breve altri tuoi commenti!

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    2. Gentile Aspasia, ammetto di conoscere Battistoni più per le esecuzioni sinfoniche che operistiche, e purtroppo non ho ascoltato la Traviata.
      Con Mariotti ci vado cauto, dopo un orribile Idomeneo bolognese (direzione approssimativa e metronomica, incapacità di coordinare buca e palcoscenico soprattutto nei momenti corali - con conseguenti e chiarissimi scollamenti e tagli piuttosto discutibili). Mi è stato detto che nel Don Pasquale torinese sia stato più apprezzabile, ma non avendolo sentito non posso dire.
      Un saluto

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    3. Concordo sull'Idomeneo, non fu esaltante neanche per me. Anche se, bisognerebbe precisare, che Mozart è tutt'altro che facile da dirigere (molto spesso ci propongono delle corse allucinanti o degli andamenti a lumaca per camuffare la mancanza di fantasia) e in particolare nel repertorio serio sono rari i direttori che siano riusciti ad essere davvero convincenti.
      Allo stato attuale mi sembra un bacchetta più portata per l'800 (soprattutto per il belcanto) che per il '700. In quest'ottica in Rossini (che è l'autore che più frequenta) DOVREBBE comportarsi bene. Sentiremo...

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