La Simionato è ricordata per la bellezza del suo timbro e la notevole estensione, più simile a quella del soprano Falcon che a quella del mezzosoprano, e come interprete verdiana e pioniera rossiniana, ma oggi ho scelto di volgere la nostra attenzione ad un autore che ha frequentato meno, ma in cui, comune, ha saputo essere interessante (anche se non sempre stilisticamente impeccabile).
Iniziamo con un delizioso Cherubino, dalle Nozze di Figaro, in cui possiamo ammirare la morbidezza dell'emissione, uguale in tutta la gamma.
Proseguiamo con la sua Dorabella (dal Così fan tutte), cantata con grande femminilità e voce piena e timbrata.
Concludiamo con quello che è stato il suo addio alle scene: la Clemenza di Tito nei panni di Servilia (un ruolo sopranile, tra l'altro).
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