lunedì 15 dicembre 2014

Parola... Parolissima!: Sposo/a

A parte il fatto che nei libretti d'opera "sposo" significa spesso anche solo fidanzato o amante (lo dice anche Donna Elvira, figurarsi), l'amore coniugale è un tema ricorrente nel melodramma.
Quindi, bene o male, in tutte le opere qualcuno viene chiamato sposo o sposa, indipendentemente dal fatto che il matrimonio ci sia già stato, sia imminente o nemmeno programmato.
Questo, perché le relazioni sentimentali sono quasi sempre il motore delle vicende (magari affiancate da qualche bella vendetta o dalla ragion di stato, ma le tresche sono sempre in primo piano).

Per queste ragioni, come esempio potrei pescare a caso nel grande mondo dell'opera e avere il 99,9% di possibilità di trovare un'opera che contenga questa parola. Non andrò a caso, ma poco ci manca... ;).

Partiamo con "Prodana Nevesta" che altro non è che "La sposa venduta"! (devo dire la verità, l'ho scelta solo per mostrarvi la Benackova con quel DIVINO fioccone in testa).




E concludiamo con un classicissimo tratto da "Lucia di Lammermoor".


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