domenica 7 dicembre 2014

Il grammofono: commenti in diretta su Fidelio

Alle 18 inizierà ufficialmente la stagione 2014/2015 del teatro Alla Scala e per quest'occasione entrambe le vostre diaboliche blogger saranno qui con voi in diretta sul blog per commentare minuto per minuto quello che succederà a Milano!

Il cast:













Don Fernando
Peter Mattei
Don Pizarro
Falk Struckmann
Florestan
Klaus Florian Vogt
Leonore
Anja Kampe
Rocco
Kwangchul Youn
Marzelline
Mojca Erdmann
Jaquino
Florian Hoffmann
Erster Gefangener
Oreste Cosimo
Zweiter Gefangener
Devis Longo

Direttore
Daniel Barenboim
Regia
Deborah Warner
Scene e costumi
Chloe Obolensky
Luci
Jean Kalman


Via coi commenti in diretta!

Aspasia: Rovinare l'inizio di una serata che prevede un'opera così bella con l'inno di Mameli è un delitto...

Armida: La disposizione dei microfoni ci pare sbilanciata.

Aspasia: la scena di certo ci rende l'idea dello squallore della prigione. Ma in certi momenti vira pericolosamente verso una Boheme contemporanea.

Armida: La Erdmann nel duetto iniziale brilla più per le boccacce che per la vocalità... E anche nell'aria, pur non combinando disastri vocali, lascia insoddisfatti.

Aspasia: (Quartetto Mir ist so wunderbar) Se la Erdmann prendesse un po' meno note da sotto, forse la sua intonazione ne trarrebbe vantaggio. Molto più pulita ed efficace la Kampe, mentre la voce di Youn traballa. Hoffmann non spicca per timbro, ma pare preciso.

Aspasia: (Hat man nicht auch Gold beineben) La voce di Youn suona arida. Priva di morbidezza.


Armida: (Ha, welch ein Augenblick!) Struckmann non è sempre impeccabile. Non so se è un problema di microfoni, ma a volte è sopraffatto dall'orchestra.

(Abscheulicher! Wo eilst du hin?) La Kampe è particolarmente ispirata e ispirante, anche se ogni tanto le sfugge qualche imperfezione.

(Komm, Hoffnung, lass den letzten Stern) Qui pare però che abbia perduto lo smalto... Per questa ragione, anche gli acuti ne hanno (non poco) risentito e sofferto...

(O welche Lust) Anche qui temo ci siano problemi di microfoni: il coro in vari momenti viene coperto dall'orchestra, troppo in primo piano rispetto alle voci per essere normale. Il coro pare comunque in buona forma con una sonorità morbida e compatta.

Aspasia: (Nun sprecht, wie ging's?) Nella chiusa del duetto Barenboim prende la rincorsa e soprattutto copre le voci. Che non sarebbe neanche un male, visto che la Kampe fa di nuovo cilecca sugli acuti, mentre fino a quel momento era stata molto efficace, ma sbagliato come concetto.

Aspasia: (Finale) La voce di Struckmann traballa paurosamente e cerca di salvarsi declamando, mentre la Erdamann man mano che l'opera prosegue diventa sempre più pigolante.

Causa problemi tecnici ci siamo perse l'inizio del secondo atto. Riprendiamo ora col commento.

Aspasia (O namenlose Freude!) Parte velocissimo. Davvero troppo! E anche troppi clangori. Il tenore celebre per essere virile come una viola mammola conferma la sua fama anche in quest'occasione. Non canta malissimo, ma la voce è troppo chiara per il ruolo. Sembra più uomo la Kampe!

Armida (Finale) Vogt ci sta come i cavoli a merenda. La voce piena ed eroica non esiste! Gran baraonda nel finale!

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