La prima delle due accezioni è quella di intermedio sinfonico posto tra gli atti, o all'interno di un atto, di un'opera lirica. Nutre propositi descrittivi e funge quasi da elemento di puro riscatto strumentale in contesti di grande teatralità.
Il primo esempio che mi viene in mente è quasi troppo facile: Cavallerie Rusticana!
Meno scontato quello tratto dall'"Amico Fritz" di Mascagni.
L'intermezzo che più di tutti è rimasto nella storia (e nel repertorio), molto di più dell'opera seria a cui era abbinato ("Il prigionier superbo", per la cronaca) è la "Serva padrona" di Pergolesi.
Poco noto, ma interessante "L'impresario delle Canarie" di Sarro.
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