Wikipedia ne traccia un efficace ritratto vocali dicendo che "La voce estesa, squillante e dal timbro gradevole, tipicamente di tenore lirico, ma al contempo robusta, ne fece uno dei pochi tenori della sua epoca a potersi cimentare anche con il repertorio lirico-ottocentesco più impervio, e perciò poco frequentato, anche se in virtù più delle doti vocali, soprattutto nel registro acuto, che di una piena aderenza stilistica." Infatti, al contrario di molti suoi coevi, l'approccio ai ruoli belcantistici di Raimondi non risulta datato, ma, anzi, è credibili e apprezzabile anche per l'ascoltatore del 2019.
In questo passo dal Don Pasquale possiamo apprezzare un Ernesto dal timbro fresco e giovane, privo dei sospiri e delle smancerie che certi tenori di grazia usavano in questo ruolo.
Il suo Edgardo suona virile e tormentato e possiamo ascoltare un timbro di assoluto prestigio.
Ascoltiamo ora uno dei grandi classici del repertorio da concerto da tenore, Spirto Gentil, eseguita con grande eleganza e dominio eccellente del registro acuto.
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