Non si poteva che rispondere a un post con Placido Domingo che canta canzoni natalizie con un post riguardante le fatiche canore di Rolando Villazon, che si cimenta nello stesso repertorio.
lunedì 31 dicembre 2018
venerdì 28 dicembre 2018
MTV: La Straniera
Oggi vi proponiamo una delle opere meno conosciute ed eseguite di Vincenzo Bellini: La straniera. Confesso il mio stupore quando ho trovato il video, dal momento che non credevo esistesse. Pertanto, è con ancora maggior piacere che vi presento questa registrazione che vede protagonista la nostra carissima Annick Massis.
BUON ASCOLTO!
martedì 25 dicembre 2018
Buon Natale!
Armida ed Aspasia vogliono augurare ai loro amati lettori di trascorre un felice Natale allietato da tanta buona musica!
lunedì 24 dicembre 2018
Cantami o Diva: Placido Domingo canta canti natalizi
Visto il periodo dell'anno, non mi sono potuta trattenere ed ho scelto il più festivo dei canti per ascoltare un po' di canti natalizi!
venerdì 21 dicembre 2018
MTV: The Mikado
Stasera io ed Armida abbiamo scelto per voi un'opera che vi faccia passare un paio d'ore in allegria: The Mikado!
lunedì 17 dicembre 2018
Cantami o diva: Conchita Supervia canta Autori Francesi
Oggi torniamo alle origini di questa rubrica ampliando l'argomento "Conchita Supervia" con un post dedicato alle incursioni nel repertorio francese del celebre mezzosoprano spagnolo.
venerdì 14 dicembre 2018
MTV: Ascanio in Alba
Non siete anche voi in crisi d'astinenza da Mozart? Io sì, e voglio rifarmi con una delle sue adorabili opere giovanili: Ascanio in Alba!
lunedì 10 dicembre 2018
venerdì 7 dicembre 2018
MTV: La Cenerentola
Questo post vuole essere polemico. Musicalmente polemico, ma comunque, prima di tutto, polemico. Visto che nel non lontano 2013 ci hanno fatto una testa così sul bicentenario verdiano, sarebbe stato politicamente corretto che quest'anno qualcuno nelle alte sfere si fosse ricordato che ricorrono i centocinquant'anni dalla morte di un trascurabile compositore di nome Gioacchino (o Gioachino? Giovacchino? Giovachino?) Rossini. Probabilmente, la difficoltà di decidere con che nome appellarlo deve aver fatto la differenza, anche se non so chi di noi abbia tanta confidenza con lui da poterlo chiamare per nome... E infatti noi, su questo blog, abbiamo pensato bene di ovviare l'inconveniente e chiamarlo spesso "Gioak".
In particolare, mi sarebbe piaciuto che quest'anno il cartellone della serata inaugurale della stagione della Scala avesse recitato "Gioak Rossini". Sarebbe stato bello e appropriato che un teatro così importante rendesse omaggio a questo insignificante personaggio che, com'è noto, ha così scarsamente contribuito al gusto musicale dei suoi tempi e ha anche fatto del suo meglio per influenzare tutti i più grandi compositori della prima metà dell'Ottocento.
E, invece, no! Alla Scala non si trova niente di meglio che proporre l'ennesimo Verdi, probabilmente perché, se non lo avessimo di nuovo tirato fuori dal cilindro, saremmo potuti andare in crisi d'astinenza.
Chissà, forse qualcuno è convinto che le opere di Rossini non siano "opere da prima" (che diavolo voglia dire quest'espressione è sempre stato per me un mistero), forse perché nei suoi finali generalmente non è previsto che qualcuno debba per forza morire... E se manca l'anelito tragico, si sa, il pubblico non è contento. No, il pubblico NON può essere contento di tornare a casa con in mente le immagini di una festosa riconciliazione, non sarebbe superbamente tragico.
Il problema è che, per passare dal tragico al ridicolo, il passo è ironicamente breve. Io non voglio correre il rischio di fare questo scivolone e passo al ridicolo direttamente, proponendovi una bella versione de La Cenerentola, con protagonisti Frederica von Stade, Francisco Araiza e il mio tanto adorato Paolo Montarsolo. Direttore l'intramontabile Claudio Abbado. Mi pare che, con questi nomi, valga la pena dare almeno un'occhiata.
BUON ASCOLTO!
lunedì 3 dicembre 2018
Cantami o Diva: Iva Pacetti canta Verdi
Oggi vi voglio proporre una cantante che è stata per me una bella sorpresa incontrare, dapprima fra le pagine dell' (unica) biografia a lei dedicata e poi attraverso le sue poche ma, per fortuna, notevoli incisioni. Si tratta del soprano Iva Pacetti, cantante molto popolare ai suoi tempi e ora relegata in un cantuccio della memoria.
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