lunedì 18 giugno 2018

Cantami o Diva: Irene Minghini Cattaneo canta Verdi

Una volta tanto, mi sono presa la libertà di inserire in questa rubrica una cantante che, a parte l'età anagrafica, non presenta molte somiglianze con le altre befane di questa rubrica. Si tratta di un mezzosoprano dei primi del Novecento, Irene Minghini Cattaneo (Lugo, 12 aprile 1892 – Rimini, 24 marzo 1944).


Questa signora debuttò esattamente un secolo fa a Savona con Il trovatore, debutto a cui seguì un lungo tirocinio nei teatri di provincia. Fu finalmente notata durante un'esibizione al Teatro Comunale di Bologna in cui interpretava Ortruda nel Lohengrin diretto da quel grande rivale di Toscanini che era il maestro Antonio Guarnieri. Dopo quello spettacolo, la nostra apparve in due opere verdiane quali Il trovatore e Aida (siamo nell'anno di grazia 1927) e finalmente approdò alla Scala (di nuovo nel Trovatore, 1928) e al Covent Garden di Londra (con Aida e Boris Godunov).
Wikipedia descrive la sua voce come "vibrante e di grande intensità, dotata di una gamma di colori e di una estensione davvero fuori dal comune" e, una volta tanto, non sentiamo la necessità di dissentire, specie ascoltando questa prodigiosa (specie considerando che siamo negli anni Trenta) Stride la vampa:


Eccezionale anche Re dell'abisso da Un ballo in maschera: 


Forse un po' meno gloriosa nel registro grave ma certamente sfolgorante in quello acuto è la sua Amneris:


E per finire un duetto, di nuovo dal Trovatore, con Aureliano Pertile:


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