Quando si parla di cadenze nell'opera si intende un momento collocato subito prima della fine del suddetto brano che per lunghi periodi è stato improvvisato dall'esecutore, salvo poi diventare sempre più appannaggio degli autori che iniziarono a scriverne di proprie, ma mantenendo sempre lo scopo originario di spazio all'esecutore per sfoggiare le proprie doti di virtuoso.
Negli spartiti d'opera era la corona , o punto coronato, a segnare la collocazione della cadenza e più tardi le cadenze scritte (disponibili comunque a cambiamenti) erano messe in evidenza stampandole sullo spartito in una dimensione più piccola rispetto alle altre.
E quando si parla di cadenza la prima opera che viene in mente a qualsiasi melomane è, ovviamente, "Lucia di Lammermoor".
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