Come ormai abbiamo ben capito, i librettisti, se possono ammazzare qualcuno, ci si buttano con entusiasmo. Un bel duello è l'ideale per dare una svolta alla trama o dare un finale coi fiacchi ad un'opera e farci scappare il morto pare quasi un obbligo morale.
Ma quando non ci sono personalità adatte ad un duello, manca qualcuno colto da un raptus di follia che compia un gesto inconsulto nei confronti dell'amante traditore o qualcuno con la boccetta del veleno sempre a portata di mano per ogni evenienza, ecco che un'ulteriore possibilità, per certi versi ancora più affascinante e significativa, viene in soccorso del librettista sadico per far fuori un personaggio: il
suicidio.