Rodolfo Celletti dice che "Siepi vanta una voce piena, risonante, omogenea e dal timbro assai pastoso. È tendenzialmente "basso cantabile", ma i suoni tondi e morbidi, il fraseggio ampio e aristocratico e la prestante figura scenica gli consentono di impersonare con grande prestigio anche parti regali e sacerdotali, che la tradizione vorrebbe appannaggio dei bassi profondi". Queste caratteristiche sono perfette per fare di lui un eccellente basso mozartiano anche se, nel corso della sua carriera, il salisburghese non è stato certo l'autore che più ha frequentato.
Iniziamo con Aprite un po' quegli occhi da Le Nozze di Figaro, in cui possiamo ascoltare un Figaro incisivo ma mai macchiettistico (e l'inconfondibile R moscia!)
Ascoltiamo ora questa raffinatissima interpretazione dell'aria da concerto "Per questa bella mano" in cui possiamo cogliere appieno la grande nobiltà di accenti ed emissione che ha caratterizzato il basso milanese in tutta la sua carriera.
Concludiamo con la sua splendida interpretazione di Don Giovanni.
Nessun commento:
Posta un commento