La Obraztsova è emersa come uno dei maggiori mezzosoprani del secolo scorso in ragione della sua voce importante per volume, dal timbro caldo, ma con screziature metalliche, unite ad una bella presenza scenica.
Partiamo dal Don Carlo, dove apprezziamo la morbidezza dell'emissione e la grande abilità nel passaggio dal registro di petto a quello di testa.
Nella sua Azucena sentiamo una grande incisività negli accenti ed un fraseggio molto efficace.
Concludiamo con Amneris, qui tratteggiata con grande nobiltà ed eleganza.
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