lunedì 25 gennaio 2016

Parola... Parolissima!: Aria di sonno

Sono ben conscia del fatto che la tematca che voglio trattare oggi si presti benissimo a battutacce tanto care ai detrattori dell'opera, ma noi non ci faremo fermare, vero? Qui,battute o no, oggi vi parlerò dell'aria di sonno.







Sì, perché di sonno si tratta, ma ad addormentarsi non è il pubblico, bensì un personaggio in scena (non necessariamente chi l'aria l'ha cantata): in fondo le opere trattano di storie con protagonisti esseri umana, che, in quanto tali, ogni tanto hanno anche bisogno di dormire. Se poi questo e funzionale rispetto alla trama, perchè non metterlo in scena?
I contesti possono essere i più disparati: angoscianti o disperati, come una scena di carcere (o di catene), oppure più languidi e sensuali.




Nessun commento:

Posta un commento