Si tratta di un'aria aggiunta rispetto alla stesura originale dell'opera, ma che va a sostituire un brano già esistente.
La prassi era diffusissima in epoca barocca e prosegue fino al romanticismo.
Spesso questi brani erano composti per meglio adattarsi alle qualità di un cantate che riprendeva il ruolo e che aveva caratteristiche vocali diversi dal primo esecutore, per sostituire un brano ritenuto poco efficace nella prima serie di rappresentazioni o magari per accontentare i capricci di qualche primadonna.
Molti di questi brani sono poi entrati nella prassi esecutiva di queste opere, e in certi casi sono gli unici "superstiti" ad essere eseguiti in concerto, mentre il resto dell'opera è caduta nell'oblio.
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