Insomma, ai librettisti piace tanto scrivere lettere e ai musicisti piace ancora di più scrivere la musica che i cantanti dovranno cantare nel momento di "leggerla" in scena.
Si tratta di una splendida alternativa al "banale" monologo e in più consente all'autore di mettere in scena i pensieri di due personaggi (chi scrive e chi legge) facendone cantare solo uno!
Gli esempi, come sempre in queste forme così diffuse, abbondano.
Se dico "lettera", me ne vengono subito in mente due: quella drammatica dell'Onegin e quella decisamente più giocosa delle Nozze di Figaro.
Di esempi, come Traviata, Tancredi, Turco in Italia e così via, ce ne sarebbero ancora a decine... Lascio a voi ulteriori suggerimenti, magari tratti da opere meno note.
Non si tratta di opere meno note, pero' io ricordo la lettera che quell'impicciona della mamma di Don Jose' affida a Michaela in Carmen, oppure la missiva che Adriana Lecouvreur riceve accompagnata da fiori avvelenati, o ancora i pizzini che ci si scambia in Don Carlo. Poi c'e' la lettera che il figlio scrive al padre in Manon di Massenet. La piu' bella e commovente e' quella che Sharpless legge alla giovane Cio Cio San. Insomma, hai ragione! Quante lettere!
RispondiEliminaCiao
Irina
Come vedi gli esempio non mancano: i librettisti erano proprio grafomani! :)
EliminaThere is a biglietto which causes trouble with its missing attachment... one of my favourite Mozart's tune... dear devil these posts of yours are most enjoyable!
RispondiEliminaI'm really glad you are liking this serie of posts!
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